Perugia: «Incentivare le assunzioni»

A chiederlo è il segretario della Cisal, Vicenzo Filice che denuncia: «In Umbria 44 mila disoccupati»

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«Dare incentivi alle aziende che assumono precari e disoccupati, soprattutto donne, che sono quelle più di tutti a soffrire per la mancanza di lavoro, attraverso i Fondi europei e mettendo in campo investimenti mirati che agevolino l’accesso al credito».

Il congresso È la ‘ricetta’ di Vincenzo Filice, segretario provinciale di Cisal Perugia, tra i delegati partecipanti al nono congresso nazionale della Cisal, Confederazione italiana sindacati autonomi lavoratori, che si è tenuto a Rimini. A preoccupare la Cisal sono i 44 mila disoccupati, «vero record storico per l’Umbria, gli oltre 22 mila cassintegrati umbri, di cui 10 mila collocati nella cassa in deroga e oltre 40 mila precari, oltre che le imprese sempre più numerose in concordato preventivo e con contratti di solidarietà».

Le Province A questi dati non rosei vanno aggiunti anche quelli relativi i dipendenti provinciali che ancora ad oggi non si sa dove possano essere ricollocati: «A livello regionale – ricorda Filice – sono 682 lavoratori rispetto ai 20 mila in tutto il territorio nazionale. Per la Provincia di Perugia abbiamo 507 dipendenti che hanno un costo di 21,3 milioni di euro, mentre, per quella di Terni ci sono 175 dipendenti che hanno un costo di 6,9 milioni di euro».

Le irregolarità Altro tema caldo, secondo il segretario perugino della Cisal e quello rappresentato dal fatto che «nella nostra regione si evadono circa 4 miliardi di euro di reddito imponibile, il tasso di irregolarità delle unità di lavoro è dell’11,2 per cento, il tasso di evasione del settore privato è di circa del 38 per cento, mentre, quello medio nazionale è del 26,4 per cento».

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