«Siamo fortemente preoccupati per la situazione che si è determinata nell’appalto per la gestione degli impianti sportivi del Comune di Perugia dopo l’acquisizione dello stesso da parte della società Kronogest, che si è aggiudicata la gara con un sostanzioso ribasso e ha ridotto il numero di addetti rispetto alla precedente gestione». La denuncia arriva da Mauro Bucarini, del sindacato di categoria Slc-Cgil Umbria, che insieme a Eros Cozzari (dell’ufficio vertenze) segnala «le gravi difficoltà che stanno interessando i lavoratori rimasti impiegati nell’appalto, attualmente 8, di cui solo 7 però operativi sugli impianti, ovvero Palasport Evangelisti, Palasport Pellini e Stadio di Santa Giuliana».
Le criticità Un numero «evidentemente insufficiente, certamente non in linea con le condizioni del bando di gara, che ha prodotto e produce conseguenze pesanti non solo sui lavoratori, costretti a ritmi e orari insostenibili, ma anche sulla stessa qualità del servizio e degli impianti sportivi, come peraltro dimostra – sottolineano Bucarini e Cozzari – il caso Sir, con la minaccia di lasciare Perugia da parte del presidente Sirci, proprio per l’inadeguatezza della gestione del Palasport Evangelisti».
La minaccia A fronte di questa situazione, dice la Cgil, «l’azienda però non ha risposto alle numerose richieste d’incontro da parte del sindacato, inoltrate anche all’amministrazione comunale: da mesi chiediamo inutilmente un confronto con la Kronogest, che però fino ad ora si è sottratta, tanto che stiamo valutando anche una possibile azione per comportamento antisindacale se non ci sarà a breve una convocazione. E anche il Comune di Perugia, che in questa vicenda ha grosse responsabilità, deve muoversi affinché l’attuale situazione, ormai insostenibile, venga al più presto sanata».