Perugia, Sirci-shock: «Porto via la Sir»

Dopo il sogno scudetto sfumato Modena, il patron della Sir Safety riporta tutti alla realtà. L’ipotesi in un’intervista alla ‘rosea’

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‘Provocazione’ o possibilità concreta, lui il sasso lo ha lanciato. E ora si attendono le reazioni. Al termine della finale scudetto persa, con onore, contro la Dhl Modena, il presidente della Sir Safety Perugia – il vulcanico Gino Sirci – ha paventato la possibilità che società e squadra possano trasferirsi, baracca e burattini, da Perugia a Firenze.

Ipotesi-Firenze A riportare lo sfogo è la Gazzetta dello Sport: «Allo stato attuale delle cose non ci sono più le condizioni per restare a giocare a Perugia – ha dichiarato il patron della Sir al giornalista della ‘rosea’ Antonello Menconi – e davanti a noi abbiamo l’ipotesi di trasferirci a Firenze, per andare a giocare al Mandela Forum, avendo ricevuto una proposta importante ed allettante, che, inevitabilmente stiamo valutando con grande attenzione».

I problemi E il ciclo, stando alle parole di Gino Sirci, potrebbe chiudersi per via dei problemi legati all’utilizzo del palaEvangelisti: «Siamo di fronte ad un problema concreto – riporta La Gazzetta dello Sport – legato ad una permanenza al palaEvangelisti per il fatto che da mesi non abbiano la possibilità di avere un contratto per l’utilizzo della struttura e ci vengono chieste delle somme ma non sappiamo a cosa tali cifre si riferiscano e se chi le chiede ha titolo per farlo. In questa situazione, da un momento all’altro potremmo ritrovarci fuori dal palaEvangelisti senza poter rivendicare alcun diritto».

La riflessione L’invito al Comune di Perugia è a «prendere in mano la situazione» anche in ragione delle carenze strutturali del ‘palas’ su cui è opportuno intervenire: «Se in passato la società del Perugia Volley è stata costretta a lasciare lo stesso impianto e la città dopo che aveva anche raggiunto la finale-scudetto, se la squadra femminile della Sirio ha chiuso l’attività e se ora anche la Sir Safety si trova costretta a valutare di andarsene altrove – conclude Gino Sirci -, allora si impone una riflessione per capire cosa c’è che non va nel rapporto con la pallavolo di vertice».

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