Perugia, la Cisal contro l’assessore Calabrese

Una polemica nata sui social network ed una dura presa di posizione del segretatio Filice

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Tutto sarebbe iniziato, come spesso capita oggi, su internet. E di preciso su Facebook, dove l’assessore comunale di Perugia, Francesco Calabrese, avrebbe chiesto: «Ma di preciso la Cisal che è?», scatenando la reazione di Vincenzo Filice, che del sindacato è segretario provinciale.

La Cisal Un amministratore attento, dice Filice, «non sarebbe caduto così in basso, si sarebbe informato prima di chiedere chi è la Cisal. Che è una confederazione organizzata dal lontano 1957, pertanto se la sua base di conoscenze è limitata se ne faccia una ragione, spero però questo non rappresenti un danno per i cittadini e i lavoratori di Perugia».

A Perugia La Cisal di Perugia, spiega poi Filice, «conta oltre 5 mila iscritti in tutte le categorie che sono fiero di rappresentare» e poi, rivolgendosi direttamente all’assessore Calabrese, prosegue: «Ma la sua pochezza informativa non è aggiornata e le consiglio di circondarsi di validi collaboratori, al fine di evitare figuracce di questo genere. Il sottoscritto può darle lezioni sul mondo del lavoro, anche insegnandole cos’è il lavoro, cosa vuol dire non averlo e cosa rappresenta per un giovane essere disoccupato, cosa provano le famiglie quando non riescono a pagare mutui o pigioni, bollette, imu, tasi, tari, tasse scolastiche».

La richiesta La Cisal, dice ancora il segretario provinciale del sindacato a Calabrese, «osservando i dati ufficiali della sua giunta, si è resa conto del quadro allarmante: è aumentato tutto. Le chiedo di istituire un istituto del reclamo, così capirà il malcontento che serpeggia tra i perugini. E ora che conosce la nostra confederazione la convochi per evitare manifestazioni pubbliche di protesta da parte dei lavoratori. La Cisal esiste a Perugia con meriti, progredisce con le iscrizioni e affossa chi non ascolta i propri cittadini che sono anche nostri lavoratori. Ecco cos’è la Cisal».

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