Perugia, la Finanza dona alla Caritas capi sequestrati

Consegnati alla Caritas diocesana di Città di Castello: sono beni sequestrati dalle Fiamme Gialle tra il 2019 e il 2020

Condividi questo articolo su

Più di mille capi d’abbigliamento per un valore di mercato di oltre 5.000 euro. Sono stati donati dal comando provinciale della Guardia di Finanza di Perugia alla Caritas diocesana di Città di Castello dopo aver ricevuto il via libera dalla procura della Repubblica: sono beni provenienti da vari sequestri eseguiti tra il 2019 ed il 2020 a seguito di attività mirate a reprimere la vendita di prodotti recanti marchi contraffatti e l’abusivismo commerciale.

L’aiuto

La donazione è avvenuta alla presenza di monsignor Domenico Cancian, vescovo di Città di Castello e di Don Paolino Trani, direttore della Caritas diocesana: da loro il ringraziamento alle Fiamme Gialle per il costante impegno profuso a difesa degli interessi dello Stato e dell’intera comunità tifernate destinando i risultati dell’attività di polizia economico-finanziaria alle persone più bisognose, rivolgendo un segno di gratitudine anche agli enti che hanno reso possibile il nobile gesto. I capi saranno distribuiti attraverso l’Emporio della solidarietà alle persone svantaggiate.

Legalità e solidarietà

Per il sindaco Luciano Bacchetta «è davvero una bella notizia che rende merito alla preziosa attività di controllo e monitoraggio del territorio, sul versante della vendita di prodotti recanti marchi contraffatti e l’abusivismo commerciale e, più in generale, a contrastare tutte le varie forme di vendita illegale, portata avanti con abnegazione dai finanzieri e dalle forze dell’ordine. Il rispetto della legalità poi si traduce concretamente come avvenuto in questo caso, nel sostegno all’azione di solidarietà e vicinanza alle famiglie in difficoltà attraverso la Diocesi e la Caritas. Un segnale importante reso ancora più significativo dal momento di emergenza sanitaria e sociale che da mesi il paese, la regione e la realtà locale sta vivendo comunque con grande senso di coesione sociale e solidarietà».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli