Perugia nel degrado, cittadini ‘fai da te’

Vere e proprie squadre che, armate di scope e sacchi, ripuliscono parchi, giardini e strade. Quando i social network creano esperimenti di cittadinanza attiva

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L.P.

A volte le segnalazioni non bastano. Non serve più neanche postare le foto di degrado e sporcizia su Facebook, con tanto di post indignati e accuse all’amministrazione che taglia fondi, investe poco e non si prende cura dei parchi e delle aree verdi cittadine.

Cittadini all'opera

Cittadini all’opera a Deruta

Attivismo 2.0 Così capita anche che i social network, da spazio virtuale in cui riversare frustrazioni e chiacchiere, diventi non solo un luogo di denuncia, ma anche di azione concreta in cui i cittadini si organizzano, si armano di scope e secchi dell’immondizia e trascorrano giornate insieme per ripulire parchi e strade, giardini pubblici e piazze della città. La green economy, grazie anche a Facebook, diventa 2.0 e alla portata di tutti. In rete, infatti, aumentano ogni giorno gruppi autonomi e autogestiti di cittadini che si organizzano e decidono di non rimanere alla finestra a guardare l’incuria e l’inciviltà altrui, ma di scendere in strada e tornare a prendersi cura dei beni comuni.

Deruta E’ il caso della pagina ‘RipuliAmo Deruta’ animata da più di 200 iscritti che da poco hanno letteralmente rimesso a nuovo i giardini Aldo Moro. Erba alta, panchine incrostate, rifiuti abbandonati qua e là. Nel corso di una giornata, aiutati da un’altra attivissima realtà sui social network, il ‘Movimento dello sconforto generale’, il gruppo di attivisti ha riempito di spazzatura venti sacchi e restituito alla comunità i giardini pubblici.

L'ape car Ugo

L’ape car Ugo

Dallo sconforto… Cantieri abusivi, cartelli che intralciano passaggi pedonali, pulizia dei marciapiedi, segnalazioni e denunce e attività in strada armati di scope e secchi. Ma anche assistenza e aiuto a chi è più in difficoltà, gli attivisti del Movimento dello sconforto generale accompagnano anche disabili e anziani per donare un po’ di felicità a chi è meno fortunato. Si muovono tra Perugia, Assisi e Bastia Umbra ma, quando serve, si spostano anche più in là, spesso in compagnia della loro ape car ‘Ugo’, con la quale hanno portato a compimento alcune imprese ‘eroiche’, come liberare strade e spazi verdi da rifiuti ingombranti abbandonati.

Alex Trabalza e i cestini fatti con vecchi fusti d'olio da officina

Alex Trabalza e i cestini fatti con vecchi fusti d’olio da officina

…all’azione L’associazione nasce ufficialmente a gennaio di quest’anno su impulso di un giovane operatore socio sanitario «sconfortato per tutto il degrado che ci circonda. E non mi riferisco solo all’abbandono dei rifiuti e della spazzatura in giro per le nostre città, ma anche l’abbandono dei più deboli e bisognosi». Così Alex Trabalza, 30 anni fatti da poco, ha elaborato una strategia tanto semplice quanto disarmante, darsi da fare in prima persona e cercare, con ottimismo e caparbietà, di coinvolgere amici, parenti e tutti i cittadini. «Anziché aspettare che siano gli altri a sistemare le cose per noi, io mi rimbocco le maniche e mi do da fare per il bene della comunità. Niente di impossibile, cerco di sistemare il possibile, convogliare l’entusiasmo altrui in un progetto concreto che migliori la vita di chi, quei posti, li vive ogni giorno».

Mini librerie da esterno realizzate con materiali di scarto

Mini librerie da esterno realizzate con materiali di scarto

Piccoli gesti Così, ad esempio, qualche giorno fa hanno pulito e posizionato i cestini della spazzatura al parco di Petrignano d’Assisi, rimesso completamente a nuovo dai ragazzi del moto club Jarno Saarinen, che con un duro lavoro di mesi hanno preso un parco distrutto e abbandonato rendendolo uno dei parchi più belli del comune di Assisi. Alex e compagni, con un po’ di ingegno, hanno trasformato dei vecchi fusti di olio da officina, lavati, ripuliti e colorati d’arancione, in secchi da esterno ma altri ne sono stati fatti con vecchi copertoni in un’ottica di riciclo dei materiali e riuso. Così, ad esempio, ora stanno ultimando delle librerie da esterno, sempre realizzate con materiali di scarto, da posizionare in luoghi di passaggio per favorire lo scambio di libri e riviste.

Alex Trabalza

Alex Trabalza

Alex Molto diverso dai suoi coetanei, durante le attività Alex tiene alto il morale degli attivisti con alcune ‘prediche’ sul senso della vita, sull’importanza dell’impegno per il prossimo. Possiamo trovarli a pulire una strada o un giardino, o a caricare una libreria abbandonata per strada sull’ape car. O, perché no, a rimuovere cartelli e a tagliare l’erba nel parco sotto casa. In ogni caso, nuove forze sono sempre le benvenute. «Il Movimento nasce dallo sconforto – precisa Alex – e vive di segnalazioni. Non restiamo mai fermi e, ogni giorno, cerchiamo di fare qualcosa di buono».

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