Perugia, palasport: ‘giallo’ pannelli solari

La questione PalaEvangelisti si riaccende anche con l’assegnazione dell’impianto fotovoltaico

Condividi questo articolo su

di M.Lilla

La nuova stagione sportiva è alle porte, ma la situzione degli impianti perugini resta ancora in un limbo da cui difficilmente si uscirà presto. L’occasione per aprire uno squarcio è arrivata la modifica del regolamento comunale che ha riaperto la questione ponendo sul tavolo anche il caso assai oscuro dell’impianto fotovoltaico sul tetto del PalaEvangelisti.

Doppia società Da molti anni gli impianti più importanti di Perugia sono in mano alla Società Consortile Darwin A.r.l., che nel 2011 ha costuito un’altra società, la Darwin Fotovoltaico Srl, che si sarebbe dovuta occupare dellla costruzione e gestione dell’impianto. Qui però nascono i primi problemi, se la gestione sportiva ha riscontrato nel tempo molte difficoltà anche di coesistenza con le società sportive. Sulla seconda le cose sembrano ancora più oscure, oltre al paradosso che l’energia prodotta dai pannelli non è mai stata utilizzata per alimentare il palazzetto, non risultano poi guadagni veri, e l’ultimo bilancio che risale al 2013 registra un fatturato pari a zero, invariato rispetto al 2011.

Costi e mutuo L’impianto però è costato circa 3 milioni di euro e ad oggi restano da pagare ancora circa 2,4 milioni di mutuo che però saranno a carico del comune visto che la Darwin risulta fallita e commissariata. La società Darwin fotovoltaici poi risulta una società a responsabilità limitata con un unico socio. A questo punto chi dovrà sborsare i soldi? Il Comune o il prossimo gestore?

Due concessioni La volontà della giunta di palazzo dei Priori sembra indirizzata verso una separazione delle competenze, cioè escludere dalle gare di assegnazione del PalaEvangelisti il diritto di superficie del tetto. Secondo il consigliere Camicia, raggiunto al telefono da umbriaOn, bisogna far chiarezza sul perché siano stati affidati ad una sola società tutti gli impianti più importanti della città, dal PalaEvangelisti ai campi di Pian di Massiano (rugby, baseball e calcio), dalla piscina Pellini al Santa Giuliana. Senza poi considerare che l’istituzione dell’impianto fotovoltaico è stata assegnata senza gara ad una società costituita ad hoc che nulla aveva a che fare con la prima. Quindi prima bisogn capire come risolvere la questione pannelli e poi si potrà assegnare, mentre per la parte sportiva l’urgenza è massima dato che i campionati, compresa la serie A di volley, sono ormai alle porte.

Commissione speciale Proprio a questo proposito il consigliere di maggioranza Camicia aveva chiesto nell’ultimo consiglio di istutire, così come previsto dal regolamento, una commissione che potesse far chiarezza su come si arrivati a questo punto e che responsabilità ci sono da parte delal vecchia aministrazione e dalle società in questione: la Darvin consortile e la Darwin Fotovoltaico Srl.

La storia continua Ora è presto per trarne conclusioni, la cosa resta oscura e alcune indiscrezioni parlano anche di un impianto fotovoltaico inefficiente e costruito con tecnologie antiquate. Ma in attesa della stesura del prossimo bando d’assegnazione, in Comune c’è chi punta il dito su quei dirigenti e quegli amministratori che hanno permesso l’assegnazione diretta e senza gara dei pannelli, dimenticando poi di monitorare la stessa società, i suoi guadagni e la sue responsabilità.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli