Controlli della guardia di finanza a 360 gradi, nel perugino, dove i militari del comando provinciale hanno svolto nel 2024 un’intensa attività di contrasto a illeciti fiscali, lavoro sommerso e irregolarità nel trasporto delle merci.
Sul primo fronte, un dato significativo emerge dagli oltre 1.320 controlli eseguiti sul corretto rilascio di scontrini e ricevute fiscali, con ben 458 violazioni riscontrate, pari a una percentuale di irregolarità – riferiscono le fiamme gialle – che sfiora il 35%. I controlli hanno riguardato in 106 casi anche gli esercenti per verificare l’avvenuto pagamento del canone Rai: ben 88 le violazioni riscontrate, cioè l’83% degli operatori controllati.
Nel settore del lavoro sommerso, dove i reparti territoriali della provincia di Perugia hanno svolto 231 controlli in vari settori, tra cui l’edilizia, la ristorazione, l’organizzazione di eventi e sartorie, il caso più eclatante ha riguardato proprio una sartoria del capoluogo, dove sono stati identificati tre dipendenti non regolarmente assunti, tra cui un minorenne. Il datore di lavoro è stato segnalato alla procura per la violazione dell’articolo 26 della Legge 977/1967, in quanto impegnava un minore che non aveva compiuto il periodo obbligatorio scolastico di 10 anni, mentre i genitori del ragazzo sono stati denunciati sempre per la normativa sul lavoro minorile, per l’omessa vigilanza.
Nel corso di un diverso controllo, svolto sempre a Perugia nei confronti di un salone di barberia, sono stati scoperti quattro lavoratori su sei senza regolare contratto, di cui tre immigrati irregolari. Per questo, l’Ispettorato nazionale del lavoro ha disposto la sospensione dell’attività lavorativa e una multa di 28.080 euro.
Complessivamente sono stati scoperti 87 datori di lavoro che impiegavano lavoratori in modo illecito, tra cui 118 completamente in nero e 83 irregolari. Le sanzioni previste per ogni lavoratore irregolare vanno da un minimo di 1.950 a un massimo di 11.700 euro, per un importo complessivo massimo pari ad oltre 2,3 milioni di euro. La finanza ha infine svolto 466 controlli nei confronti di mezzi commerciali e ulteriori 278 verifiche sui trasporti di prodotti sottoposti ad accisa.