Perugia: «Stop basket, c’è troppo rumore»

In piazza Grimana esposto dei cittadini contro chi gioca a pallacanestro. Nel mirino anche il bar Fortebraccio. Romizi: «Verificheremo impatto acustico»

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L’infinita guerra alla movida e al rumore notturno rischia di mietere un’altra vittima. Da tempo, soprattutto nei mesi estivi, la contrapposizione tra residenti e giovani che si affollano fuori o dentro ai piccoli bar del centro storico è sfociata in una battaglia a suon di esposti con il comune che non è ancora riuscito a trovare una soluzione di compromesso per far lavorare gli esercenti, garantire il riposo dei residenti e, allo stesso tempo, un luogo di ritrovo per i tanti giovani che, altrimenti, non saprebbero dove trascorrere le serate estive.

Il cartello con gli orari

Il campetto A finire sotto il fuoco incrociato dell’intolleranza a qualsiasi tipo di rumore proveniente da fonti di aggregamento giovanile questa volta, però, non è l’ennesimo bar che si trasforma in locale con musica nel centro storico. Ma il piccolo campetto da basket davanti all’Università per stranieri, in piazza Grimana. Lì dove, appena le giornate si allungano, si ritrovano studenti e giovani di ogni nazionalità che, terminate le lezioni, si sfidano a lanciare la palla nel canestro. Per i palazzi di via Pinturicchio che si affacciano sul campetto la situazione è insostenibile nonostante dei cartelli del comune indichino gli orari in cui è possibile giocare, dalle 9 del mattino fino all’una e dalle 15,30 di pomeriggio fino a massimo le 22.

Le proteste dei residenti Evidentemente anche queste fasce orarie non garantiscono il riposo e la quiete dei residenti che, nei giorni scorsi, hanno consegnato un nuovo esposto al comune. Una quarantina di firme, dunque, per protestare contro il rumore proveniente dal campo da basket ma non solo. Nel documento si farebbe riferimento, più in generale, a ogni forma di aggregazione giovanile fonte di rumore nella zona. E così, a finire nell’occhio del ciclone potrebbe esserci pure il bar Fortebraccio che da due anni serve colazioni, pranzi e aperitivi agli studenti che si ritrovano ai tavolini davanti alla Stranieri.

Il bar Fortebraccio

Il bar Se solo fino a qualche anno fa tutti, residenti e commercianti, si lamentavano per il degrado e l’abbandono della zona, troppo spesso ritrovo per spacciatori e tossicodipendenti, ora che le cose sembrano andare un po’ meglio, grazie all’opera di restyling del comune e al lavoro delle forze dell’ordine che hanno ‘ripulito’ la piazza, per i residenti sarebbe meglio che i giovani andassero a giocare a basket altrove. Così come a prendere un aperitivo. «Poco importa – raccontano alcuni – se grazie alla presenza di tanti giovani qui non si spaccia più, neanche dopo aver trasformato la piazzetta in un parcheggio. Il problema è che non c’è una visione d’insieme. In centro mancano locali notturni, i giovani si riversano nei bar che, dopo cena, si trasformano in mini locali. I cittadini si infuriano e mandano la municipale che fa le multe. E’ sempre la stessa storia, ma finché non si prendono provvedimenti e non si decide, tutti insieme con l’amministrazione, di regolare la questione si agirà sempre in emergenza e dopo le lamentele».

Auto in sosta, oltre gli stalli, in piazza Grimana

Il sindaco Ora a dover sbrogliare la matassa sarà il sindaco Romizi, da tempo alle prese con le proteste dei cittadini da un lato e quelle degli esercenti dall’altro. Ma stavolta, in mezzo, c’è anche un campo da basket. «Di fronte a un esposto dei cittadini – spiega il sindaco – non possiamo fare finta di nulla. Quindi interesseremo gli uffici preposti e l’Arpa per fare i dovuti rilievi e capire quanto rumore fa questa palla – scherza – però cercheremo di approcciare la questione da un punto di vista ‘laico’, diciamo. Verificheremo con gli uffici che tipo di impatto acustico c’è, al momento non ho ancora visto la petizione me l’hanno solo annunciato a voce. Cercheremo di capire quanto rumore proviene dal campo e quanto dal bar di piazza Grimana, poi cercheremo di trovare una soluzione».

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