Aria inquinata in Umbria. Terni ha la palma nera dei valori più alti (nonostante il recente decremento)). Pm10 e Pm 2,5 oltre il limite Perugia (con quattro sforamenti a Ponte San Giovanni), Gubbio, Città di Castello e Narni. Nei primi sei giorni dell’anno, superati i limiti per 5 volte a Perugia e per 4 a Terni.
ARIA INQUINATA IN UMBRIA – I DATI DELL’ARPA
Legambiente preoccupata per i dati umbri
«Dal primo gennaio di quest’ anno – fa sapere Legambiente – oltre a Torino, altre 5 città capoluogo hanno fatto l’ en plein superando per 6 giorni su 6 i limiti di legge previsti per le polveri sottili: Rovigo, Padova, Treviso, Venezia e Vicenza, tutte situate nel Veneto dove l’ emergenza smog è ormai cronica. Ma non se la passano meglio città come Frosinone, Piacenza e Terni (dove i limiti sono stati superati già per 5 giorni) e Ferrara, Firenze, Mantova, Modena, Napoli, Perugia, Ravenna, Rimini, Roma e Verona (dove siamo a quota 4 giorni). Non sono sufficienti le deboli misure emergenziali di blocco del traffico che vengono messe in campo in maniera sporadica e spesso controvoglia».
Tornano i provvedimenti antismog
Sospesi nei fine settimana di festa (7-8 dicembre, 21-22 dicembre, 28-29 dicembre e 4-5 gennaio) tornano in vigore nelle principali città umbre i provvedimenti antismog che prevede limitazioni alla circolazione nelle principali città della regione.
Limitazioni al traffico nel capoluogo
A Perugia e Ponte San Giovanni è in vigore per tutti i sabato e domenica fino al 31 marzo. Divieto di circolazione dinamica per i veicoli privati caratterizzati da una categoria emissiva Euro 1, Euro 2 ed euro 3 (compresa), ad accensione comandata (benzina) e ad accensione spontanea (diesel), nonché i ciclomotori e i motocicli a due tempi Euro 1 o precedente. È stabilito inoltre il divieto permanente di accesso e circolazione per i veicoli più inquinanti appartenenti alle categorie pre-euro 1, cosiddette euro 0. È autorizzata la circolazione delle autovetture elettriche ed ibride, di quelle alimentate a gas metano e Gpl, delle autovetture con almeno 3 persone a bordo (carpooling), nonché dei veicoli oggetto di deroga specifica. Il blocco totale al traffico è ‘riservato’ gli euro zero.
A Terni
Nelle giornate di domenica, lunedì e martedì, nelle fasce orarie 8.30 – 12.30 e 14.30 – 18.30, sono attive le limitazioni ai traffico veicolare nella zona di Salvaguardia ambientale, per le auto a benzina euro 0 e 1 e per quelle diesel fino a euro 3. Dal lunedì al giovedì (h24), nelle zone poste a meno di 300 metri di quota, è vietato l’uso di apparecchi per il riscaldamento domestico alimentati a biomassa legnosa (legna, pellet, cippato) che non garantiscono prestazioni di emissione pari almeno a quelle della classe di qualità 2 stelle. Inoltre, è in vigore il divieto di combustione all’aperto di residui vegetali agricoli o forestali nelle aree del territorio comunale a quota inferiore a 300 m e l’ordinanza che limita il funzionamento degli impianti termici.
Limitazioni per i riscaldamenti
Viene adottata, su tutto il territorio, la riduzione del periodo di funzionamento giornaliero degli impianti termici da 14 ore ad un massimo di 13 ore ed è ridotta di un grado la temperatura massima che diventa di 17 gradi per le attività industriali, artigianali e assimilabili, e di 19 gradi per gli altri edifici.
Sarebbe poi interessante capire come vengono effettuati i controlli, visto che basta entrare in qualsiasi ufficio, pubblico o privato, per trovare temperature ben al di sopra dei 20 gradi.