Perugia, ultimo saluto alla Carducci Purgotti

Il commosso addio di studenti e professori. Lunedì entrano in azione le ruspe in via Fonti Coperte, modifiche alla viabilità fino ad aprile

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Perugia saluta la sua scuola. Sabato mattina commovente cerimonia davanti al piazzale della Carducci-Purgotti di via Fonti Coperte che, a partire da lunedì, sarà demolita.

Studenti e insegnanti davanti alla Carducci Purgotti

L’ultimo saluto All’incontro di oggi, oltre agli attuali studenti della Carducci-Purgotti, hanno partecipato anche studenti e professori di ieri, l’assessore Dramane Wagué, la dirigente scolastica Iva Rossi, i dirigenti comunali Vincezo Piro e Ivana Moretti. «E’ una giornata importante per tutti – ha commentato Iva Rossi – perché si tratta di un evento particolare. Di fronte alla demolizione, però, non dobbiamo essere tristi perché dietro di essa c’è la visione di un futuro molto più bello per questa grandiosa e storica scuola».

L’assessore Wagué In rappresentanza dell’Amministrazione comunale l’assessore Dramane Wagué ha portato ad alunni, professori e genitori il saluto del Comune di Perugia, ringraziando tutti: «abbiamo lavorato tutti insieme, prima e dopo il terremoto, per il futuro dei nostri ragazzi. Questa condivisione ci consentirà a breve di ottenere risultati veri per i nostri figli. Finalmente parte l’iter per ridare una scuola di qualità a questo quartiere, così importante per Perugia». Anche Wagué, come gli altri, ha salutato con affetto il vecchio edificio Carducci-Purgotti, cui si è detto molto legato avendo abitato proprio di fronte ad esso al suo arrivo in Italia.

Il plesso scolastico, gravemente lesionato dopo le molteplici scosse di terremoto, era stato dichiarato definitivamente inagibile e gli studenti sono stati spostati. Nove classi sono confluite nell’edificio che la scuola primaria Cena in via Birago, le restanti tre nella scuola primaria Lombardo Radice in via Leonardo da Vinci. In base al programma straordinario presentato dal Commissario del governo per la ricostruzione, dall’amministrazione hanno deciso di demolire integralmente la scuola per poi procedere immediatamente alla sua ricostruzione. Non c’erano margini per alcun tipo di adeguamento sismico e la soluzione della demolizione e ricostruzione è stata ritenuta preferibile.

La cerimonia davanti all’istituto di via Fonti Coperte

Sicurezza Il nuovo edificio permetterà il raggiungimento di migliori caratteristiche di sicurezza, senza il bisogno di futuri interventi di manutenzione sotto il profilo antisismico. Ed ancora consentirà di migliorare le condizioni di fruibilità degli spazi, ma anche l’ottimizzazione energetica dell’edificio. La demolizione con successiva ricostruzione comporterà anche una riduzione dei tempi di realizzazione ed un contenimento dei costi, inferiori rispetto a quelli che si renderebbero necessari per consolidare ed adeguare l’immobile oggi esistente.

Viabilità Ad aggiudicarsi i lavori, delle quasi 50 imprese che avevano presentato offerte per la procedura negoziata, è stata un’azienda di Carpi che procederà alla demolizione per poco più di 150 mila euro dopo che nei giorni scorsi hanno effettuato una serie di ricognizioni. Intanto, con un’ordinanza del sindaco, sono state disposte le modifiche alla viabilità nella zona. Chiusa, da lunedì 20 marzo e fino al 20 aprile, via Caduti del Lavoro, mentre la circolazione alla strada che porta alla 75 bis sarà consentita a residenti e a operai del cantiere. Per un mese divieto di sosta permanente con rimozione nel tratto compreso fra via Fonti Coperte e il piazzale Anna Frank.

Demolizione Lunedì, dunque, entreranno in azione le ruspe. Poi si procederà alla ricostruzione immediata con fine lavori, come ha specificato l’ingegnere del comune, entro novembre 2017. A gennaio 2018 è prevista la consegna formale del nuovo edificio il cui costo, che si aggira sui quattro milioni di euro, sarà coperto interamente con i fondi messi a disposizione dal governo per la ricostruzione. La dirigente Moretti ha ricordato, infine, che il nuovo plesso sarà assolutamente innovativo, con laboratori e spazi comuni. Un luogo confortevole con accorgimenti energetici di ultima generazione ed in linea con la normativa antisismica che accoglierà negli oltre 2600 metri quadrati più di 300 studenti.

 

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