Perugia-Vicenza al Curi ci sarà Greta Beccaglia l’inviata molestata

Riceverà un pallone rosso, riconoscimento simbolico dal presidente della Lega B Mauro Balata

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Nell’intervallo di Perugia-Vicenza, il presidente della Lega B, Mauro Balata, consegnerà un pallone rosso alla giornalista Greta Beccaglia, vittima di un incredibile gesto di molestia sessuale mentre era collegata in diretta televisiva dallo stadio di Empoli. Si tratta dello stesso pallone utilizzato nella scorsa giornata di campionato quale simbolo della lotta alla violenza contro le donne.

La solidarietà dall’Umbria

Dopo i fatti di Empoli, fra le centinaia di attestati di solidarietà, ce ne fu anche dall’Umbria, in particolare dal Centro per le pari opportunità della Regione Umbria: «Non è più accettabile minimizzare episodi simili, riducendo come in questo caso a ‘scherzo’ o ‘goliardia’ il palpeggiamento di una donna contro la sua volontà, offendendola nella dignità e nella professionalità. La verità è che, ogni giorno, innumerevoli donne subiscono questo trattamento a telecamere spente, spesso proprio durante la loro attività lavorativa: il fatto che, questa volta, sia successo in diretta televisiva ha solo reso più visibile una realtà che le ragazze e le donne vivono da sempre, in tantissimi contesti e per gran parte della loro vita. La violenza sulle donne e un grave problema sociale e culturale verso il quale, proprio in questi giorni intorno alla data del 25 Novembre, abbiamo visto tanta attenzione e volontà di cambiamento: speriamo quindi che si possa partire da gesti concreti e di impegno quotidiano; nella fattispecie ci auguriamo che il colpevole, che è già stato rintracciato, sia ricondotto prontamente alle sue responsabilità».

Lo spezzone della trasmissione

«Ho vomitato tutto il giorno»

«Questa vicenda mi ha fatto male – ha raccontato a Open la giornalista toscana – mi sono sentita un oggetto. Mi aspettavo che fossero arrabbiati per la sconfitta della Fiorentina ma non che facessero così. Ero impaurita. Ho vomitato tutto il giorno, non ho dormito». L’uomo immortalato dalle telecamere mentre gli dava uno schiaffo sul sedere è stato colpito da Daspo (il provvedimento di divieto di accesso alle strutture sportive) ed è finito indagato per violenza sessuale (toccare le parti intime è violenza, non molestia). «Mi dicono che sono una “tr*ia”, “putt*na”, che ho distrutto la vita di un uomo, che me lo sono cercata. Tutte cose che fanno male», continua la ragazza.

Lo sfogo della giornalista (video)

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