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Home » Piano periferie Terni, ‘sì’ alla rimodulazione

Piano periferie Terni, ‘sì’ alla rimodulazione

di Simone Francioli
19 Novembre 2019
in Dal territorio
Tempo di lettura: 3 minuti di lettura
L'ex Onmi e, dietro, il parco Rosselli

L'ex Onmi e, dietro, il parco Rosselli

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Il via libera della giunta alla rimodulazione era arrivato a luglio, in piena estate. Era stata convocata una conferenza specifica, poi annullata e rinviata: a distanza di mesi il Comune di Terni ha ricevuto il parere positivo dalla presidenza del Consiglio per i venti progetti da oltre 11 milioni di euro complessivi. Ad annunciaro è l’assessore ai lavori pubblici – possibile che sia una delle sue ultime note in tale ruolo, è in ‘lotta’ per entrare nell’esecutivo regionale a guida Donatella Tesei – Enrico Melasecche.

IL NUOVO PIANO PERIFERIE APPROVATO A LUGLIO: ADEGUAMENTI

L’area ex Hawaii

Ritardi ed interventi

La rimodulazione era stata chiesta – viene ricordato –  «a causa dei forti ritardi che il Comune di Terni aveva accumulato, prima con il blocco dell’attività tecnico amministrativa che c’è stata nell’ultimo anno dell’amministrazione precedente, poi con le elezioni ed il commissariamento, infine a causa del dissesto che impediva al Comune di acquisire mutui nel primo anno di attività della nuova amministrazione. Finalmente ora è possibile, con la nuova procedura instaurata a livello governativo, acquisire mano a mano i mutui necessari per finanziare i venti progetti di cui si compone quel filone e, gradualmente, realizzare le singole opere per poi ottenere dal governo i rimborsi relativi. Si tratta nel complesso di oltre 11 milioni di euro di finanziamenti che non possiamo perdere».

IL PROGETTO ORIGINARIO

Il cronoprogramma aggiornato: si finisce nel 2024

Le aree e il rischio

Molteplici le zone interessate. Da largo Cairoli alla stazione, passando dall’ex Onmi vicino al parco Rosselli all’ex lanificio Gruber: «Occorre una sorta di piano straordinario di riorganizzazione interna ma soprattutto necessita di procedere alle assunzioni particolarmente urgente di tecnici perché diversamente il rischio è quello di perdere molte occasioni di sviluppo e di riqualificazione di aree abbandonate ed immobili che necessitano di un rilancio con nuove funzioni». Dunque? «Servono progetti, poi le gare, seguire gli appalti e procedere con le rendicontazioni per ottenere dalla presidenza del Consiglio il rimborso di quanto speso. Non sarà semplice. Fin dai prossimi giorni è indetta una riunione interasessorile per mettere in campo tutte le energie necessarie per evitare che Terni perda di nuovo questo treno che siamo al momento riusciti a riprendere in corsa».

I LUOGHI DEGLI INTERVENTI

«Lavoro sinergico positivo»

Soddisfatto il consigliere comunale del Pd, Francesco Filipponi: «Apprendiamo con soddisfazione quanto deciso dal nostro governo rispetto alla proposta di rimodulazione del piano periferie per Terni. La nostra città ne sente davvero la necessità. Avevamo presentato sul punto un atto con cui si impegnava l’amministrazione a interloquire di nuovo con il governo e i parlamentari eletti nella nostra regione per manifestare l’assoluta necessità del Comune di Terni rispetto ai fondi previsti. Questa iniziativa è stata quindi utile a preservare il piano nazionale per le periferie ed in particolar modo il progetto che riguarda la nostra città, dopo lo straordinario piazzamento raggiunto dalla precedente amministrazione ed il lavoro fatto negli scorsi anni da amministratori e tecnici comunali. Ora molti progetti – conclude Filipponi – grazie a questa decisione potranno vedere finalmente la luce nelle nostre periferie. Il nostro lavoro, ha sortito gli effetti sperati, grazie al buon senso adottato dall’attuale esecutivo».

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