Post sessista sulla Azzolina: Pimpinelli si scusa

Amelia – Il presidente del consiglio comunale, esponente della Lega, lo ha eliminato poco dopo averlo lanciato nella serata di martedì: «Battuta greve di cui mi pento»

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Un commento di poche parole che non è passato inosservato. Già in passato ad Amelia c’era stato un problema – con tanto di cacciata del protagonista, l’ex consigliere Massimiliano Galli – del genere e ora la storia si ripete: «Ho appreso dalla Azzolina che il Comitato tecnico scientifico è un ‘organo rigido’… parlerà per esperienza», il breve post lanciato via Facebook – poi eliminato intorno alle 22.30 – nella serata di martedì da Leonardo Pimpinelli, presidente del consiglio comunale ed esponente della Lega. Il messaggio è rimasto online per circa un’ora: un tempo sufficiente per dare il là ad una pioggia di polemiche.

Il post

Le scuse

Poi, dopo la ‘bufera’, le scuse dello stesso Pimpinelli in un altro post: «In riferimento ad un mio post che ha creato grande indignazione, chiedo pubblicamente scusa. Non avevo nessuna intenzione di fare offese sessiste ma ho ripreso fedelmente una dichiarazione della ministra detta alla Gruber ieri sera, ironizzandoci sopra. Sicuramente è stata una battuta greve e fuori luogo di cui mi pento. Sono pronto ad assumermi le mie responsabilità in sede politica di una battuta fuori luogo sia per il mio ruolo sia per come è stata posta».

La nota di Forza Italia

Nella tarda mattinata di mercoledì è Forza Italia Umbria ad intervenire in merito al post di Pimpinelli. Il partito «prende le distanze da quanto affermato dal presidente del Consiglio di Amelia nei confronti del ministro Azzolina. La dialettica politica deve sempre rimanere costruttiva e mai offensiva, soprattutto improntata su principi di rispetto della persona, questo a prescindere dalle proprie idee e dalle appartenenze politiche. A maggior ragione quando si ricoprono incarichi istituzionali».

Pavanelli (M5S): «Inaccettabili insulti»

«Ancora una volta – sottolinea la senatrice pentastellata – leggiamo l’ennesimo insulto sessista e denigratorio nei confronti della ministra dell’istruzione Lucia Azzolina. Oltre alla gravità delle parole scritte sui social, si aggiunge il fatto che l’autore è anch’esso un esponente della politica, che evidentemente rappresenta ben poco quei valori di confronto politico, partecipazione e rispetto del prossimo, che la politica dovrebbe ispirare. Alle soglie del 2021 assistiamo ancora ad insulti e discriminazioni di professioniste in quanto donne. Mi auguro che, prima possibile, il consigliere di Amelia si scuserà pubblicamente. È il caso di ricordare – conclude – a tutti che chi fa politica ha una responsabilità verso tutti i cittadini e dovrebbe dare il buon esempio, soprattutto ai giovani».

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