
Alle elezioni per il rinnovo dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Terni (Opi) gli infermieri hanno scelto la continuità votando per la lista AVEC presentata dalla presidente uscente Emanuela Ruffinelli: «Un chiaro segnale di apprezzamento – riporta una nota di AVEC – per le sue capacità organizzative. Con grande consenso è stato poi eletto il nuovo presidente Federico Montanari, già consigliere nel mandato 2012-2014 dell’ex Collegio IP.AS.VI. di Terni, e i nuovi organismi direttivi, ampiamente rinnovati con l’ingresso di altri giovani consiglieri e revisori».
Infermieri Terni: vince la lista AVEC. Federico Montanari è il nuovo presidente
«Dieci anni fa – afferma l’ex presidente Emanuela Ruffinelli – ad inizio mandato salutai gli iscritti con queste parole: ‘Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo… C’è un tempo per nascere ed un tempo per morire, un tempo per piantare ed un tempo per sradicare le piante (Qoelet 3, 1-2)’. Così è scritto in uno dei libri più toccanti della scrittura. Era giunto il momento di mettermi a disposizione dei colleghi infermieri di Terni. Non è semplice esprimersi sapendo che quello appena terminato è stato l’ultimo mandato come presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Terni. Dopo anni di impegno in prima linea, dopo tanto lavoro, ho sentito tutto il peso della decisione di non riproporre il mio nome per la presidenza. Ho dedicato al Collegio prima e all’Ordine poi una buona parte della mia vita, come membro effettivo del Collegio dei revisori dei conti triennio 1994-1996 e come presidente nei trienni 2015-2017, 2018-2020 e quadriennio 2021-2024. Ed infine come segretaria neo eletta per il quadriennio 2025-2028. Questi ultimi dieci anni – prosegue Ruffinelli – portano con sé sensazioni che si mescolano, dove si sono alternati momenti di gioia per aver rappresentato la nostra professione a momenti di tristezza per le cose che non è stato possibile fare. Anni comunque vissuti con impegno e spirito di sacrificio. Ho avuto il privilegio di conoscere e lavorare con tanti colleghi straordinari con i quali ho condiviso un’esperienza meravigliosa, piena di soddisfazioni umane e professionali, colleghi capaci di offrirmi sempre nuovi stimoli, affetto e collaborazione. Non è facile riuscire a raccontare il vincolo emozionale che mi lega all’Opi di Terni, al suo personale amministrativo che ha dimostrato una dedizione al lavoro esemplare, agli amici e colleghi che hanno condiviso con me questi anni di grande criticità, anni difficili per il faticoso impegno nella gestione della pandemia, nonché per le progressive difficoltà e pericoli che i professionisti sanitari affrontano nella gestione dell’emergenza e nella quotidianità delle cure. In questo momento, così particolare e toccante, posso dire con orgoglio che lascio un Ordine in ottima forma, che si è adeguato alle nuove normative di ente pubblico sussidiario dello Stato e non più ausiliario, con una nuova sede, dignitosa e funzionale, con tanti servizi di qualità per gli iscritti, quali corsi Ecm gratuiti, iscrizione online, casella Pec gratuita, tesserino professionale, consulenze senza costi per gli iscritti, una biblioteca infermieristica riorganizzata e catalogata e tanto altro. Ai nuovi colleghi entrati a far parte dell’Opi di Terni, colleghi con storie, formazione ed esperienze professionali diverse, tutti però innamorati della professione e convinti soprattutto che vada difesa, promossa e valorizzata in tutte le sedi e in ogni occasione, va l’arduo compito di traghettare la nostra casa professionale nel futuro, continuando a garantire i servizi, sviluppandoli ulteriormente, affinché l’Ordine sia sempre più un luogo di confronto e condivisione professionale sicuro e stimolante per tutti gli infermieri».
«Tanti anni fa, circa tredici – racconta il neo presidente dell’Opi di Terni Federico Montanari – quando ho iniziato a sentire e a vivere il Collegio come la mia seconda casa, non avrei mai immaginato di ritrovarmi nei panni di chi oggi deve guidarlo. E di certo non pensavo che il destino mi avrebbe assegnato un simile compito in un momento storico così difficile per la sanità e per i suoi operatori. Uno scenario complesso e disseminato di insidie, con la sanità pubblica in grave crisi e il diritto alle cure minacciato ogni giorno dai tagli di spesa. Uno scenario che vede tanti giovani infermieri costretti ad emigrare, sottoccupati o precari. A questa situazione offriamo l’esperienza e l’orgoglio di una professione cresciuta come nessun’altra in questi anni, fortemente arricchita nei suoi contenuti culturali, scientifici e formativi, capace di piena autonomia gestionale e organizzativa, una professione adulta, pronta ad affrontare da protagonista le sfide di una società sempre più bisognosa di assistenza ad alta qualificazione. Sul fronte interno continueremo ad ottimizzare le risorse per fornire e potenziare i servizi a tutti gli iscritti, garantendo un Ordine aperto, attrattivo e coinvolgente per le sue svariate attività e per il ventaglio di servizi gratuiti offerti. Uno straordinario cammino quello che ci attende che ci vedrà nel futuro protagonisti di un ruolo sempre più riconosciuto e valorizzato».