Prisciano di nuovo ‘imbiancata’ dalle polveri. «Situazione fuori controllo»

Terni – Torna a ‘piovere’ intensamente sulle case a ridosso dell’Ast. I residenti: «Che fine ha fatto il progetto del capannone?»

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di F.L.

Proprietà nuova, problemi vecchi. Era il 2019 quando l’amministrazione comunale di Terni annunciò che entro il 2021 sarebbe stato risolto il problema delle polveri di Prisciano, ma i disagi per decine di cittadini che vivono a ridosso dell’Ast persistono. Un problema che sembra essersi riacutizzato soprattutto negli ultimi giorni, quando la polverina bianca – residuo dell’attività di recupero delle scorie dell’acciaieria – è tornata a ‘piovere’ insistentemente su terrazze, infissi, auto e più in generale su tutto ciò che si trova nei paraggi.

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Le lamentele

«È peggio che ai vecchi tempi» commenta un residente della zona. «La terrazza di casa, pulita di mattina – continua -, nel giro di un paio d’ore è già sporca. È ormai quasi una settimana che non si finisce più di fare pulizie. E poi anche gli occhi si riempono di polvere, con evidenti problemi di lacrimazione. È impossibile rimanere fuori dalle abitazioni a lungo». Un problema, questo, che come accennato non si è mai risolto, evidentemente a causa dei ritardi nell’attuazione del progetto del nuovo impianto di trattamento e recupero delle scorie dei finlandesi di Tapojärvi. Progetto che il gruppo Arvedi sembra voler portare avanti e che prevede la demolizione del capannone ex Rid, l’adeguamento del capannone ferroleghe in storage per ospitare il nuovo impianto al chiuso, così appunto da evitare la dispersione delle polveri. «Mesi fa – prosegue il residente nel suo racconto – la situazione sembrava leggermente migliorata, diciamo accettabile, anche se in generale ci sono sempre stati alti e bassi. Da sette-otto giorni invece è incontrollata, 24 ore su 24. Forse sono state intensificate le lavorazioni, fatto sta che, Covid o no, della conclusione del progetto non c’è ancora traccia. E noi – conclude – siamo esasperati».


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