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Home » Problemi all’ospedale di Terni, Chiarelli: «Critiche superficiali e poco opportune»

Problemi all’ospedale di Terni, Chiarelli: «Critiche superficiali e poco opportune»

di Francesca Torricelli
19 Febbraio 2022
in Ambiente e salute, Dal territorio
Tempo di lettura: 3 minuti di lettura
Monica Donati (referente SITRO), Anna Rita Ianni (direttore amministrativo), Alessandra Ascani (direttore sanitario), Pasquale Chiarelli (direttore generale)

Monica Donati (referente SITRO), Anna Rita Ianni (direttore amministrativo), Alessandra Ascani (direttore sanitario), Pasquale Chiarelli (direttore generale)

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A seguito delle diverse segnalazioni da parte dei pazienti e degli interventi di Cgil e forze politiche, arriva la replica e le precisazioni da parte dell’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni.

I disagi di un paziente

«Relativamente al caso del paziente che avrebbe subito disagi nei giorni scorsi – si legge nella nota – l’azienda ospedaliera ha immediatamente attivato un’indagine interna, tramite la direzione sanitaria e i medici di ortopedia, al termine della quale è emerso che il paziente interessato ha disconosciuto le problematiche esposte da un suo parente nella lettera di protesta. Il paziente ha anche affermato di non aver mai dato incarico a nessuno rispetto alla sua situazione in ospedale, visto che è seguito dal figlio. Inoltre, l’azienda smentisce in maniera categorica che il personale sanitario necessiti di richiami ‘urlati’ in quanto, data l’attuale situazione, lo stesso personale è continuamente attivo nei reparti ed è assolutamente impossibile un ritardo di intervento come quello dichiarato dal ricorrente. Inoltre, le norme per l’accesso dei care giver prevedono l’autorizzazione solo per pazienti che presentino situazioni cliniche critiche, e nel caso in oggetto gli ingressi erano momentaneamente bloccati a causa di una positività da Covid fra i degenti, come da normative».

Monica Donati (referente SITRO), Anna Rita Ianni (direttore amministrativo), Alessandra Ascani (direttore sanitario), Pasquale Chiarelli (direttore generale)

Padri in sala parto, operazioni a Narni, ‘zone grigie’ e gli incontri con i sindacati

Per quanto riguarda, invece, l’accesso dei padri in sala parto, l’azienda ospedaliera «già da mesi ha fatto presente pubblicamente come le norme seguite siano quelle da indicazioni regionali, che prevedono l’accesso dei padri a tutte le fasi previste. Nel caso di parto Covid si attivano le procedure standard dettate da esigenze di limitazione del contagio. Condizioni che non precludono la presenza dei genitori accanto al neonato». In merito agli interventi medio-bassa complessità, «tramite la convenzione Usl Umbria 2, dal primo marzo saranno attivate le sedute operatorie a Narni». Sul fronte delle ‘zone grigie’, «rispettiamo le indicazioni regionali in merito ai protocolli da seguire e siamo pronti ad aggiornare i protocolli in base a quanto stabilito dalla Regione relativamente all’evolversi della pandemia». Rispetto ai consueti incontri con il sindacato, nei giorni scorsi l’azienda ospedaliera ha incontrato i rappresentanti dei lavoratori «per affrontare varie problematiche relative alla rete dei laboratori, come le procedure concorsuali e gli spogliatoi. Al termine dell’incontro le sigle hanno accettato le proposte da noi presentate e a margine si è discusso anche della questione del pronto soccorso».

Il pronto soccorso e il personale

In merito alla situazione del pronto soccorso, «esiste un’area grigia e un’area di osservazione breve, e nessuna area di terapia intensiva». L’azienda ospedaliera fa presente che «dal 1° gennaio al 15 febbraio 2022 sono stati registrati 4.227 accessi, con una media di 92 al giorno. Di questi, il 10,7% è rappresentato da codici bianchi e il 53,8% da codici verdi, ossia patologie a bassa complessità che sarebbero state gestibili anche in altri setting assistenziali, diversi dal pronto soccorso. Rispetto allo stesso periodo dell’anno 2021, si è registrato un aumento di 852 accessi totali in pronto soccorso (+25,2%) con un significativo incremento di codici bianchi (+238 accessi, pari a + 111,8%) e di codici verdi (+747, pari a + 37,7%)». In merito alla questione del personale, «dal primo ottobre 2021 al 16 gennaio 2022 le cessazioni per dimissioni volontarie sono state 28 (10 medici, 14 infermieri, 3 tecnici, 1 operatore socio sanitario), le assunzioni 131 (75 infermieri, 32 medici, 2 direttori, 1 farmacista, 3 ostetriche, 9 tecnici, 7 operatori socio sanitari, 2 ausiliari)». In merito ai nuovi incarichi professionali al Santa Maria, la direzione ha «sempre proceduto con la massima celerità, anche grazie al gran numero di concorsi realizzati e conseguenti graduatorie, per completare le procedure di legge atte a ricoprire tutte le posizioni che necessitano di un fisiologico ricambio».

Il direttore generale Pasquale Chiarelli: «Critiche superficiali e poco opportune»

Il direttore generale Pasquale Chiarelli spiega che «l’azienda ospedaliera di Terni sta continuando a dare il massimo per migliorare sempre i propri standard qualitativi. Le critiche di questi giorni rivolte al direttore generale e alla direzione in realtà coinvolgono l’intera azienda. Critica superficiale e poco opportuna come mostra l’esito della più recente indagine interna da noi avviata. Spero che i dati pubblicati in questa, e spero ultima, nota servano a chiarire ulteriormente il contesto in cui opera l’azienda ospedaliera e che così ci si possa dedicare serenamente al lavoro reale».


Terni: «Un 87enne non può passare 15 ore al pronto soccorso. Manca il personale»

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