Nuovo stadio Ternana, mozione ok in Regione

Martedì il confronto sull’atto di De Luca (M5S): la Lega chiede riflessioni e rinvio in commissione, poi la sospensione su input di Melasecche e la modifica. Conferenza servizi Comune, le richieste

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Il consiglio regionale di martedì pomeriggio

«Esprimere convintamente posizione favorevole alla realizzazione del nuovo stadio ‘Libero Liberati’ di Terni, ponendo in essere tutte le azioni utili nella sfera di competenza della giunta regionale per il raggiungimento dell’obiettivo di concerto con l’amministrazione comunale e la società Ternana Calcio restituendo finalmente dignità a Terni e ai suoi tifosi. Procedere nei termini e nei modi previsti dalla legge alla redistribuzione dei posti attualmente convenzionati nelle strutture sanitarie regionali, garantendo equa dignità di tutti i territori senza che questo possa in alcun modo mettere in discussione l’urgenza e la necessità di potenziamento della sanità pubblica nell’Umbria meridionale». Questi i due punti della mozione presentata dal consigliere M5S Thomas De Luca che si è discussa martedì pomeriggio in consiglio regionale: sarà emendata e approvata poco dopo le 18.40 con tredici voti favorevoli. Ma con un ‘taglio’ rispetto al testo iniziale.

CONFERENZA SERVIZI, LA DETERMINA DEL RUP GIORGINI: LE RICHIESTE
LA MOZIONE DEL 9 APRILE DI DE LUCA SUL LIBERATI: IL TESTO ORIGINARIO

Thomas De Luca

La richiesta di chiarezza. Out Tesei e Coletto

De Luca in prima battuta ha sintetizzato la motivazione della sua mozione: «Mi spiace che anche oggi non ci sia la presenza dell’assessore Coletto, ha rilasciato delle dichiarazioni in contrasto rispetto alla posizione del sindaco di Terni. Contestualmente manca anche – già in precedenza per il confronto sulla sanità ternana – la presidente Tesei. Va fatta chiarezza sul tema». Vincenzo Bianconi (Misto) ha proposto un emendamento dopo il secondo punto – in merito alla redistribuzione dei posti convenzionati – per allargare il discorso ai territori più isolati, compresa la Valnerina.

L’ATTO DELLA MAGGIORANZA SUI SERVIZI SANITARI DEL TERNANO

Daniele Carissimi ed Eleonora Pace

«Rinviare in commissione». Il rifiuto

Daniele Carissimi (Lega) è stato il primo a farsi avanti per la maggioranza: «De Luca ha raccontato di un procedimento in corso già noto (la conferenza di servizi preliminare di palazzo Spada è chiusa, ora i passaggi in giunta, commissione e consiglio). Tuttavia non dimentichiamoci che siamo in Regione e dobbiamo approfondire in modo adeguato la problematica. L’iniziativa della Ternana in questo momento è suddivisibile in due ambiti: politico e giuridico. Quest’ultimo aspetto sta facendo il suo corso, avviato presso il Comune di Terni. Per il profilo politico mi risulta indispensabile conoscere nel dettaglio le condizioni di questa proposta. Magari – ha aggiunto – si può far venire in audizione il presidente della Ternana pr farci spiegare cosa intende fare e in che termini. Rinviare in commissione». Il consigliere pentastellato non è granché d’accordo: «No, si esprime solo una posizione politica e non di questioni tecniche. Il Comune di Terni si è già espresso e sono disponibile all’approfondimento dopo l’approvazione della mozione». Valerio Mancini (Lega) ha messo in evidenza che non «basta l’indirizzo politico, ma anche un coordinamento. Chiedo una riflessione in tal senso, non ho avuto un punto di confronto con l’amministrazione ternana sull’argomento. Quando si parla di opere per le città tutti siamo favorevoli e vale per Foligno, Perugia, Umbertide ecc.. Ma occorre approfondire nelle sedi opportune perché questa scelta ha carattere anche profondamente tecnico».

L’assessore Melasecche

Pausa e mozione definitiva: via un punto

Sospensione chiesta dall’assessore Enrico Melasecche, confronto e rientro con testo modificato: «L’assemblea legislativa impegna la presidente e la Giunta regionale ad esprimere convintamente posizione politica favorevole alla realizzazione del nuovo stadio di Terni e ad intraprendere un percorso volto a programmare audizioni presso la terza commissione, alla presenza degli assessori competenti, di soggetti istituzionali e del proponente del progetto, in merito all’iter che si intende seguire per la costruzione del nuovo stadio». Sparito un punto, quello sulla redistribuzione dei posti letto. Poco prima il titolare ai lavori pubblici di palazzo Donini aveva invitato De Luca a fermarsi: «Oggi l’aula ha dimostrato grande maturità con l’approvazione dell’atto sulla sanità ternana, l’Umbria ha bisogno di andare avanti insieme. Si considerano anche gli interessi dell’Umbria del centro-sud. Rompere in questo momento l’unità di intenti è un errore politico: caro Thomas, tutti sappiamo chi fa e cosa fa. Ti invito a rimandare in commissione, il voto M5S è uno rispetto all’assemblea. Non ottieni consenso e così rompi l’armonia degli intenti. Riflettici». Niente da fare: «Non c’è alcun tipo di azione in contrasto. Si chiede di dare serenità e chiarezza ad una città. Quali sono i punti non condivisibili? Sono favorevole ad inserire un emendamento se volete inserire dell’approfondimento in commissione».

Sanità ternana, via libera unitario

Poco prima l’assemblea aveva approvato all’unanimità la proposta di risoluzione riguardante il ‘Rafforzamento della rete ospedaliera e dei servizi sanitari del ternano’ su iniziativa di Daniele Carissimi, Enrico Melasecche, Francesca Peppucci, Eugenio Rondini (Lega) ed Eleonora Pace (FdI), cui si sono aggiunti – dopo averla emendata – anche i Fabio Paparelli, Tommaso Bori, Michele Bettarelli, Simona Meloni (Pd), Vincenzo Bianconi (Misto), Thomas De Luca (M5s) e i consiglieri della Lega Stefano Pastorelli e Paola Fioroni. L’atto impegna la giunta ad inserire «la costruzione del nuovo ospedale di Terni ad alta specialità di capienza di almeno 500/600 posti letto all’interno del redigendo Piano sanitario regionale e di provvedere alla sua realizzazione attivando senza ritardo l’iter progettuale e amministrativo; a dare immediato avvio alla realizzazione della ‘Città della Salute’, allocandoci anche ulteriori servizi come il 118 e la sede di associazioni di volontariato attive nel mondo del soccorso sanitario; a mantenere e rafforzare i due dipartimenti di igiene e prevenzione delle due Asl, al fine di potenziare la medicina di territorio; ad adottare, previa adeguata partecipazione, un Piano sanitario regionale che tenga conto della necessità di rafforzare la medicina di territorio, la sanità pubblica e l’offerta della azienda ospedaliera di Terni, consentendo alle Asl di programmare l’offerta pubblica e privata secondo i bisogni reali dei cittadini; a dare seguito altresì alla delibera 1516/2018 che prevede per gli accordi tra le Asl e i soggetti privati, procedure comparative, in base alle effettive necessità di salute, tenendo conto della sanità post Covid e in modo da assicurare a tutti i cittadini e territori umbri, con particolare attenzione alle aree interne, in maniera equilibrata, le necessarie prestazioni di cui hanno bisogno in una logica di prossimità».

Donatella Tesei

«Non me la sento di prendere in giro i ternani»

In serata è lo stesso De Luca a chiarire ulteriormente con una nota: «È senza dubbio un passo importante l’approvazione della mia mozione che impegna la giunta regionale ad esprimere convintamente una posizione politica favorevole alla realizzazione del nuovo stadio di Terni e ad intraprendere un percorso volto a programmare audizioni presso la terza commissione, alla presenza degli assessori competenti, di soggetti istituzionali e del proponente del progetto, in merito all’iter che si intende seguire per la costruzione del nuovo stadio. In tanti al mio posto canterebbero vittoria portando a casa questo risultato. Io non me la sento di prendere in giro i ternani. Perché oggi abbiamo anche visto che la strada è in salita. Avrei voluto vedere un impegno più netto e chiaro da parte di tutta l’assemblea regionale. A cominciare dall’assessore Coletto e dalla presidente Tesei che invece sul punto hanno disertato l’aula. L’approvazione di questa mozione, modificata su spinta della maggioranza nel punto che riguardava la redistribuzione dei posti letto convenzionati in un ottica di equità territoriale, tra chi ci intimava di rimandarla in commissione e chi usciva dall’aula per far cadere il numero legale, è una vittoria parziale. Da come si sono comportati diversi consiglieri è chiaro che questo progetto di rilancio per Terni ha tanti nemici. Oggi mi sono ritrovato di fatto da solo. Ma con la massima trasparenza – conclude – e senza prendere ordini da nessuno, come ho sempre fatto, continuerò a vigilare ed incalzare chi pensa di fare strategie per non fare i conti con le sue responsabilità».

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