Provincia di Perugia: «Servizi a rischio»

Dure parole del presidente, Nando Mismetti, dopo i tagli della legge di stabilità

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«È allarme servizi. Se non si cambierà, i servizi di base che sono stati assegnati alle ‘nuove’ province non potranno essere erogati» Questo, in poche parole, l’allarme lanciato dal presidente Mismetti oggi 26 giugno durante una conferenza stampa nelle sale della Provincia di Perugia.

Problema nazionale Come Perugia la situazione delle risorse per le province e i servizi è alquanto ambigua vista la difficoltà di far coesistere la legge Delrio e la legge di stabilità: «Tutte le province italiane sono nella stessa situazione, con la nuova legge sono state assegnate delle funzioni che con i bilanci e le risorse attuali non possono essere erogate. I nuovi enti sono stati pensati per assistere gli enti locali ma così è impossibile».

Provincia di Perugia In base alla normativa vigente, l’ente perugino resta competente su molte materie come la viabilità provinciale, territorio, edilizia scolastica, pari opportunità, servizi ai Comuni, cui vanno aggiunte, per effetto della legge regionale numero 10, le deleghe relative alla viabilità regionale, lago Trasimeno, controllo impianti termici. A fronte di queste nuve funzioni però sono arrivati numerosi tagli dettati dalla legge di stabilità 2015, meno 11,7 milioni di euro per il 2015, 22 per il 2016 e 34 milioni di euro per il 2017; inoltre sono stati dimezzati i fondi per la spesa del personale da circa 40 milioni a poco meno di 20 milioni di Euro.

«Manderemo fattura»
Il presidente Mismetti ha poi specificato come nella realtà dei fatti la Provincia si ritrova a erogare gli stessi servizi, come gli uffici del lavoro, che dovrebbero essere di competenza del ministero: «Manderemo fattura a chi di dovere dopo che avremo erogato i servizi. Emblematico è la questione delle strade – sottolinea Mismetti – ci sono stati assegnati dalla regione 700 chilometri di strade che prima erano di competenza Anas, ora però con i fondi che ci ritroviamo non siamo in grado di assicurare la manutenzione ordinaria, ma possiamo limitarci solo alle emergenze. Lo stesso vale per la manutenzione delle scuole».

Questione dipendenti Allo stesso tempo questa situazione, come sottolineato più volte dal presidente, rischia di provocare gravi conseguenze anche ai lavoratori della Provincia di Perugia, circa mille, nonostante abbiano «continuato ad erogare servizi ai cittadini, con senso del dovere e professionalità».

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