Provincia Terni, staff Pernazza: bando, decreto e revoca. C’è chi chiede lumi

Richiesta M5S sul passaggio nel giro di poche ore firmato dalla presidente dell’ente. Un incarico affidato, per l’altro nuova pubblicazione

Condividi questo articolo su

Un passaggio interno che a qualcuno non è sfuggito. Vale a dire un doppio decreto nel giro di poche ore per dare il via libera a due incarichi per il suo staff e poi revocarne uno. Con nuovo avviso pubblico per colmare il vuoto: si parla della Provincia di Terni ed a chiedere delucidazioni su ciò che è accaduto negli ultimi giorni è il gruppo M5S ternano.

Il consiglio provinciale

La prima procedura e l’esito

Passo indietro, 1° luglio. La Provincia pubblica un avviso per conferire di due incarichi di collaborazione per l’ufficio di staff della presidente Pernazza con contratto a tempo determinato e parziale fino al termine del mandato. Un istruttore amministrativo per 18 ore settimanale di categoria C ed un istruttore direttore amministrativo per 24 ore a settimana di categoria D. Risultato? Il 1° agosto la Pernazza firma il decreto per gli affidamenti a Maria Chiara Scardocci (D) e Daniele Marcelli (C). Bando chiuso e assunzioni. E invece qualcosa cambia.

IL BANDO PER LE DUE POSIZIONI

Federico Pasculli

La revoca e il nuovo avviso

48 ore ed il 3 agosto la Pernazza firma un nuovo decreto. Motivo? «Necessità di valutare ulteriori approfondimenti relativamente all’individuazione del soggetto cui affidare l’incarico a tempo determinato e parziale per 24 ore settimanali» di categoria D. C’è quindi la conferma dell’incarico per Daniele Marcelli e la revoca per Maria Chiara Scardocci. Trascorrono pochi giorni ed ecco il nuovo avviso pubblico, con novità: questa volta l’incarico – la posizione è sempre questa – diventa da 18 ore settimanali e non più 24: «Il presidente – si legge nel bando – provvederà ad individuare a suo insindacabile giudizio il soggetto da assumere, previa valutazione dei curricula ed eventuale colloquio, tenendo conto delle esperienze e competenze nello specifico settore. La valutazione operata non dà luogo alla formazione di alcuna graduatoria di merito comparativo. La selezione per il conferimento dell’incarico in argomento non assume caratteristiche concorsuali e non determina alcun diritto al posto da ricoprire». Scadenza per le domande fissata alle 12 di venerdì 26 agosto.

I decreti del 1° e 3 agosto 2022

La richiesta di delucidazioni M5S

Sul tema ha deciso di intervenire il M5S Terni: «Chiediamo alle autorità deputate alla vigilanza di fare grande attenzione a quello che sta accadendo alla Provincia di Terni in materia di incarichi professionali e nomine. Sono tante le indiscrezioni che si susseguono in modo circostanziato e i fatti che meritano di essere attenzionati. Ecco perché nelle prossime ore depositeremo la prima di una lunga serie di interrogazioni che riguarderanno diverse procedure; la prima riguarda – spiegano i pentastellati – un fatto estremamente anomalo: nel giro di poche ore la Provincia di Terni presieduta da Laura Pernazza ha annullato e ri-pubblicato un avviso pubblico dopo aver conferito un incarico direttivo amministrativo. Vorremmo capire per quale motivo si è deciso di annullare il conferimento dell’incarico e per quale motivo non si è proceduto ad attingere alla graduatoria esistente per individuare un nuovo vincitore qualora vi fossero stati problemi con il primo classificato del bando. Desta stupore che la Provincia abbia pubblicato in un battibaleno un nuovo avviso, sempre per l’ufficio di staff della presidente Pernazza, con scadenza 26 agosto con l’unica differenza di modificare l’orario di servizio previsto da 24 ore a 18 ore. Chiediamo che si faccia grande attenzione alle procedure adottate e a quelle in corso. Il rispetto delle norme e della trasparenza deve avere sempre la meglio su logiche che sono lontane dal modo di agire e pensare di tanti ternani».

Paolo Ricciarelli

La motivazione economica

La stessa Pernazza ha firmato lunedì 8 agosto una delibera proprio sul tema: «Sono stati effettuati ulteriori approfondimenti relativamente all’incarico a tempo determinato e parziale per la categoria D, che hanno riguardato principalmente le esigenze dell’ufficio presidenza anche in relazione ai costi che l’ente dovrebbe sostenere affidando l’incarico a tempo determinato e parziale per 24 ore settimanali». Ed ecco il ‘taglio’ di sei ore. Con una specifica: «Le domande pervenute in seguito alla procedura selettiva pubblica approvata con determina dirigenziale del 1° luglio 2022 saranno ritenute valide anche per la nuova procedura». A sottoscrivere l’atto anche il segretario generale Paolo Ricciarelli.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli