«Quali contatti negli ultimi 14 giorni?». Ma sta a casa da un mese

Fa sorridere quanto accaduto ad un ternano domiciliato a Perugia. Un elemento positivo c’è: il contact tracing forse è ripartito

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Un elemento positivo c’è: che il contact tracing, per diverso tempo latitante, sembra essere ripartito, anche sulla base di una situazione epidemiologica migliore rispetto agli ultimi giorni. Per il resto fa quanto meno sorridere quanto accaduto ad un ternano domiciliato a Perugia che, a casa in isolamento dal 27 ottobre con primo tampone – poi positivo al Covid – datato 3 novembre, la mattina del 25 novembre ha ricevuto sul proprio telefono una chiamata della Usl: «Salve, sappiamo che è positivo. Negli ultimi 14 giorni con quali persone ha avuto contatti?». Il cittadino ha compreso che, forse, la chiamata non era particolarmente tempestiva. Ed ha spiegato la propria situazione, in via di definitiva risoluzione.

SPECIALE COVID – UMBRIAON

Il motivo

L’episodio, pur nascondendo un aspetto positivo, è comunque indicativo di come le cose (non) siano state fatte negli ultimi tempi. Complici un’accelerazione di nuovi contagi mal recepita dall’organizzazione sanitaria territoriale che, nei fatti, si è spesso barcamenata. Lasciando indietro più di qualcosa – da qui una frequente ‘autogestione’ da parte dei cittadini – e arrivando dove era possibile. In realtà la vicenda del ternano è anche logisticamente complessa e denota difficoltà comunicative fra le due aziende sanitarie regionali.

Il racconto

«Dal 27 ottobre, giorno in cui sono comparsi i primi sintomi – racconta – sono in isolamento a Perugia. Al tempo avevo informato il medico di base, di Terni, di questa situazione e la Usl2 mi aveva contattato, spiegandomi che doveva essere la Usl1, per via del mio domicilio a Perugia, a procedere con il tampone e che l’avrebbero avvertita loro. Da quel dì non si è fatto vivo più nessuno. Tanto che il tampone l’ho fatto presso privati mentre quello ‘di guarigione’, in modalità drive, sono venuto a farlo a Terni. Insomma fra Usl2 e Usl1 non c’è dialogo. Ma tant’è. Ad un mese dall’inizio dell’isolamento, poi, mi è arrivata questa telefonata per sapere quali contatti avessi avuto negli ultimi 14 giorni. Ma, a parte il mobilio della casa in cui vivo, non mi risultano altri contatti. Non resta che riderci su, nella consapevolezza che questo periodo di reclusione forzata sta per finire».

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