Questo Grifo non sa vincere. «Inutile piangersi addosso»

Il Perugia fa troppo poco al Rigamonti di Brescia e subisce due gol in modo troppo facile. Castori invita al lavoro

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di G.R.

Questo Grifo non sa vincere. Al Rigamonti di Brescia arriva la terza sconfitta in quattro partite di campionato. Decisive le reti nel primo quarto d’ora di Galazzi e Ayé. I biancorossi rispondono con la prima gioia da giocatore del Perugia di Luperini prima di rientrare negli spogliatoi ma non basta. Non è un alibi ma Castori ha avuto a che fare con emergenza in difesa (out lo squalificato Sgarbi e gli infortunati Dell’Orco e Lisi). Il mercato sicuramente porterà i suoi frutti: Di Carmine è partito titolare ma è uscito per infortunio, Bartolomei ha cominciato in panchina mentre Beghetto sedeva in tribuna.

Tre gol e mezzo nel primo tempo

Il primo squillo è del Perugia con Angella che incorna su cross di Vulic ma manda a lato. Il Brescia trasforma invece in oro il primo tentativo: Bisoli serve Galeazzi che la piazza all’angolino basso al 5′. Per il raddoppio c’è da attendere solo il 14′ quando Ayé in allungo batte Gori. Poco prima  Jallow colpisce la traversa. Alla mezz’ora Di Carmine torna subito al gol ma il controllo con il petto è viziato da un tocco di mano. Al 36′ Vulic pennella da corner, Santoro all’altezza del dischetto calcia e la conclusione con un rimpallo diventa buona al limite dell’area per  Luperini. Da segnalare l’infortunio all’assistente Marco Bremes sostituito da Maria Sole Ferrieri Caputi.

Brescia controlla nella ripresa

Non riesce a graffiare il Perugia nel secondo tempo. Colpisce nuovamente la traversa con la conclusione di Ayé servito da Jallow. Il Grifo non si rende praticamente mai pericoloso. Il Brescia ha anche l’occasione per il tris quando Vulikic sgambetta in area Bertagnoli ma Gori respinge la conclusione di Moreo dal dischetto. L’ultimo tentativo biancorosso è di Matos: conclusione dal limite murata. Di Carmine nella seconda frazione è uscito per infortunio.

«Zitti e pedalare»

È duro e cinico Fabrizio Castori al fischio finale. La via da seguire è unica: «Inutile piangersi addosso, dobbiamo lavorare e prestare attenzione alla fase di non possesso. Non si possono prendere due gol così. Non faccio polemiche. Stare zitti e pedalare». Sulla classifica: «Dobbiamo essere realisti, cercare di essere umili e lavorare». Se non arriva la risposta, nonostante tutte le attenuanti del caso, la panchina potrebbe traballare.

«Nessuna malattia»

«Il nostro è un gruppo sano» ci tiene a sottolineare Simone Santoro dopo la sconfitta di Brescia. Sui gol subiti: «Anche oggi abbiamo commesso errori che ci hanno tagliato le gambe. Il secondo tempo è stato importante ma il risultato non ci premia. Abbiamo preso gol in occasioni simili a Bari e Palermo. Fa male perché ci abbiamo lavorato tanto».

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