Le hanno spillato circa 25 mila euro nel giro di pochi mesi – fra l’autunno del 2023 e la fine di marzo del 2024 – facendole credere di avere uno spasimente, sempre gentile, premuroso, innamorato di lei e pronto ad incontrarla. Ma pure bisognoso di soldi. Vittima del raggiro, che si è concluso quando l’ennesimo appuntamento per conoscersi di persona è ‘saltato’, è una donna del Ternano. Che ha sporto denuncia ai carabinieri del comando stazione di San Gemini, guidati dal comandante Fabio Iucci, le cui indagini hanno portato alla denuncia di cinque persone per il reato di riciclaggio. Si tratta di due donne di nazionalità italiana e di tre cittadini di origini africane, residenti in diverse regioni d’Italia e di età compresa tra 26 e 72 anni.

La donna – riporta una nota riepilogativa dei carabinieri del comando provinciale di Terni – «ha raccontato di esser stata vittima di un raggiro sentimentale, noto anche come ‘romance scam’, mediante il quale è stata artificiosamente indotta a versare ripetute somme di denaro attraverso ricariche di carte prepagate, per un totale di circa 25 mila euro. Nell’autunno del 2023, su un social network, la donna aveva conosciuto un uomo apparentemente più giovane, almeno per quanto desumibile dalle immagini del suo profilo, che aveva affermato di vivere all’estero. Tra i due era iniziato uno scambio di messaggi finalizzati alla reciproca conoscenza, rapporto divenuto sempre più assiduo sino ad essere così confidenziale che l’uomo le aveva dichiarato sentimenti d’amore, prospettando una futura vita insieme».
«L’abile truffatore – prosegue l’Arma ternana – adottava modalità manipolative particolarmente sottili, inviando continuamente all’ignara vittima fotografie, concedendo attenzioni e cure e dichiarando il desiderio di incontrarla, salvo tirarsi indietro ogni volta in prossimità dell’incontro per sopravvenuti impedimenti. Carpita in toto la fiducia dell’interlocutrice, il romantico spasimante aveva iniziato a richiedere l’invio di piccole somme di denaro per fronteggiare improvvise esigenze personali: nel tempo le richieste erano divenute sempre più insistenti e sostanziose e la donna aveva aderito, nella speranza di poter finalmente coronare con un incontro questa storia virtuale».
«L’invio del denaro – chiariscono i carabinieri – avveniva mediante ricariche effettuate su carte prepagate con intestatari sempre diversi, che l’ignoto truffatore forniva di volta in volta affermando che fossero persone a lui vicine. Solo dopo l’ultima richiesta, risalente al marzo del 2024, con l’ennesima promessa d’incontro rivelatasi fasulla, la donna aveva realizzato il raggiro, decidendo di denunciare il tutto presso la stazione carabinieri di San Gemini».
Nel corso delle indagini è emerso «che le foto utilizzate dal finto innamorato erano state acquisite in rete ed appartenevano ad una persona realmente esistente, risultata all’oscuro dei fatti, ed erano state già utilizzate per altre truffe dello stesso tenore perpetrate in altre zone d’Italia. Il nominativo utilizzato nel profilo era del tutto inventato, così come l’utenza telefonica ad esso agganciata è risultata intestata ad una persona extracomunitaria di fatto inesistente».
Seguendo i movimenti di denaro, invece, i carabinieri sono risaliti «agli intestatari delle carte prepagate sulle quali erano stati effettuati i versamenti: persone fisiche realmente esistenti, alcune delle quali già gravate da precedenti specifici per reati analoghi. Per i cinque identificati è scattata così la denuncia per riciclaggio, atteso che il denaro versato di volta in volta sulle loro carte era stato immediatamente girato su conti correnti domiciliati in diversi Paesi esteri, trattenendo una piccola somma verosimilmente quale saldo per il servizio reso, anch’essa successivamente girata su altre carte prepagate o conti correnti intestati ai medesimi».