«Fratelli d’Italia ha perso più della metà dei suoi voti, molti finiti nell’astensionismo. Stesso destino per il Movimento 5 Stelle, tra astensionismo e transumanza nel Pd». Sono alcune delle risultanze illustrate venerdì mattina a palazzo Cesaroni dal professor Bruno Bracalente in merito alle elezioni regionali 2024 in Umbria ed al confronto con le europee del giugno scorso.
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LO SVILUPPO DEI FLUSSI ELETTORALI
Cosa emerge dall’analisi di Bracalente? «Il non voto ha penalizzato soprattutto Avs, M5s e FdI. Molti sono i voti di Avs e Pd alle europee che in
questa tornata elettorale sono andati a liste civiche di centro sinistra. Forza Italia ha dato alle civiche del centrodestra il 20% dei propri voti, FdI molto meno. Quest’ultimo ha in capo quasi la metà del non voto e e ha ceduto il 9% a liste civiche di destra e una parte a FI e liste civiche di centro. Il M5s ha perso molti voti, ne ha dati più del 15% al Pd, contribuendo al suo buon risultato. Il Pd ha recuperato 17mila voti dal precedente astensionismo, ma anche Forza Italia si è giovata di un gran recupero. Pd e FI sono gli unici partiti capaci di riportare al voto dall’astensione una parte dei propri elettori. Si è verificato un gran traffico di elettori in questi soli cinque mesi trascorsi dalle recenti elezioni di giugno. La maggiore fedeltà è stata quella degli elettori della Lega, rimasti tali seppur dopo il ridimensionamento già verificatosi nelle elezioni precedenti». A contribuire al successo di Stefania Proietti sono state in particolar modo le liste civiche ed il voto personale.
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«Forza Italia invece non ha perso voti anzi, ha guadagnato un consistente numero di elettori. La Lega ha mantenuto i voti delle Europee, dove era stata comunque molto ridimensionata rispetto ai trascorsi», viene sottolineato. A coadiuvare Bracalente (università degli studi di Perugia) nell’analisi sono stati il collega Antonio Forcina per la metodologia statistica e il dottor Nicola Falocci del servizio ‘valutazione delle politiche, controllo e CoReCom’ dell’assemblea legislativa. «I partiti hanno dato lo stesso apporto quantitativo a Tesei e Proietti ma il centrosinistra ha avuto di più dalle liste civiche».