di M.L.
La Regione Umbria cerca il rilancio e dopo aver ordinato le cose del dopo elezioni, ritorna a pianificare la ripartenza. Così, la presentazione del nuovo Programma operativo di finanziamenti Europei alimenta la voglia di rilancio economico, sostenibilità sociale e ambientale. L’Umbria è stata comunque tra le prime regioni ad avviare il Programma operativo europeo 2014-2020, dopo un complesso negoziato con la Commissione europea, concluso a dicembre 2014, ma che, nella mattinata del 6 luglio, ha preso la luce nei suoi punti generali.
Sette Assi Con un occhio di riguardo ad innovazione e competività il piano è stato strutturato su sette Assi che rappresentano delle priorità relative a ricerca e innovazione, crescita e cittadinanza digitale, competitività delle PMI, energia sostenibile, ambiente e cultura, sviluppo urbano sostenibile e assistenza tecnica.
Finanziamento Europeo Complessivamente si parla di una cifra di 356 milioni previsti del Programma Operativo del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2014-2020, di questi dalla Commissione europea, derivano per 178.146.602 euro da finanziamenti comunitari e per la rimanente quota da cofinanziamenti nazionali (124.702.622 euro) e regionali (53.443.980 euro).
Collocazione dei finanziamenti Da qui la domanda è legittima: come verranno assegnati i finanziamenti? Palazzo Cesaroni ha assicurato la massima trasparenza cercando di puntare le percentuali maggiori sugli aspetti ritenuti prioritari, come la specializzazione e l’innovazione del sistema regionale; la competitività del sistema produttivo; la tutela e valorizzazione delle risorse territoriali e lo sviluppo sostenibile.
Primo Asse Riguarda circa il 28,6% del totale riservati a rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione. Con l’impiego di 101,8 milioni di euro si incentiveranno gli investimenti per le imprese umbre in ricerca ed innovazione, per proiettare il sistema economico regionale in un quadro globale, in linea anche con quanto stabilito dalla “Strategia regionale per la specializzazione intelligente – RIS3”.
Secondo Asse Risorse per 31,9 milioni per la seconda categoria (9% del totale) che riguarda il sostegno dell’estensione della banda larga su tutto il territorio regionale in regola con le norme “Ict” e di e-government.
Terzo Asse Questo aspetto sarà legato al credito ed è rivolto al sistema produttivo regionale, attraverso aiuti al credito e finanziamenti diretti con bandi, l’obiettivo sarà aumentare la competività delle aziende umbre: 85,5 milioni (24% del totale).
Quarto Asse Prevede risorse per 55,9 milioni di euro (il 15,7% del totale) destinati all’energia sostenibile, all’efficienza energetica e alle energie rinnovabili per il settore pubblico e privato, al fine di coniugare gli obiettivi di crescita sostenibile promossa dal Programma con quelli a favore di una svolta “green” dell’Umbria.
Quinto Asse Ambiente e cultura entrano in questo settore con il 10% delle risorse circa 36 milioni di euro destinati a rendere maggiormente attrattivi i poli turistici e culturali dell’Umbria grazie al miglioramento dell’offerta e a misure per la piena fruizione del patrimonio culturale e naturale, anche attraverso strumenti legati alla multimedialità .
Sesto e Settimo Asse Prevede 30,8 milioni di euro (8,6% del totale) destinati ad azioni di promozione dello sviluppo sostenibile urbano. Mentre l’ultimo aspetto è di poco meno del 4% (14 milioni) e riguarderà mpiegati nell’assistenza tecnica, così da rendere il programma efficace nella sua attuazione da parte della Regione Umbria.