di S.F.
Aumento da 21 a 25 mila tonnellate l’anno di carta da sottoporre a recupero, stop all’attività per il legno, riduzione della plastica da 6 a 2 mila tonnellate, installazione di barriere di compartimentazione a fini antincendio. Sono le modifiche proposte dalla Ferrocart srl di via Vanzetti per le quali è scattata – la richiesta via Pec della società è del 9 gennaio e porta la firma di Paolo Amadei – nelle scorse settimane la verifica di assoggettabilita a Via, la Valutazione di impatto ambientale: il dirigente della Regione Andrea Monsignori ha dato il via libera sancendone l’esclusione dalla procedura. Il provvedimento sarà inviato a Comune e Arpa.
Rifiuti a Terni, via Vanzetti: novità in vista per la Ferrocart
Le ragioni
In estrema sintesi è stato argomentato che il progetto non comporta impatti ambientali significativi e negativi. Tutto ciò dopo la valutazione della commissione tecnica: la modifica – si legge – non determina «una variazione del traffico veicolare in quanto all’aumento del flusso di carta è associata la riduzione della plastica e la cessazione del flusso di legno; modifiche strutturali in quanto l’impianto è esistente ed autorizzato e presenta una capacità di trattamento compatibile con i flussi oggetto di richiesta di autorizzazione; una variazione della tipologia delle emissioni in atmosfera dell’impianto né scarichi idrici aggiuntivi rispetto allo stato autorizzato; variazione, per la componente rumore, dei livelli di emissione al perimetro e di immissione ai ricettori, in quanto non prevede aumento dei mezzi in ingresso al sito e nessuna modifica agli impianti né al loro periodo di funzionamento». C’è dunque il parere unitario senza condizioni ambientali. A giudicare sono stati Pietro Freda, Mariagrazia Possenti, Emanuela Siena, Roberta Panella, Caterina Torcasio e Gianluca Bonaccini.