Mentre si sta per aprire il processo ‘Spazzatura d’oro connection’ e il nodo rifiuti continua ad essere – non solo a livello regionale – molto caldo, i cittadini continuano a serrare i ranghi in vista di una costante e continua minaccia di ‘emergenza’ sul tema spazzatura.
L’assemblea
È stata per questo indetta, lo scorso week end, un’assemblea dall’osservatorio Borgogiglione. Tanti i cittadini che hanno partecipato e che hanno voluto esprimere la propria preoccupazione circa le criticità della gestione regionale dei rifiuti e la situazione ‘al limite’ delle discariche umbre. C’è il rischio di un nuovo aumento della Tari, secondo il presidente Lucio Pala che si è fatto due conti circa i soldi che potranno servire per affrontare i lavori di messa in sicurezza, necessari a breve per rimediare ad uno stato di insicurezza connesso con la gran quantità di percolato accumulata nel corpo della discarica di Borgogiglione. «A dicembre si aprirà a Perugia il processo ‘Spazzatura d’oro’ e finalmente tutti avranno modo di capire come, e a vantaggio di chi, è stato gestito il servizio rifiuti nei Comuni dell’Ambito territoriale. I controllori che non hanno adeguatamente controllato – è stato detto –si costituiranno parte civile, ma dovrebbero prima chiedere scusa ai loro cittadini, chiamati a pagare il conto e i danni».
Esperienze a confronto
Il chimico Vanni Ficola, esperto di microrganismi, e l’epidemiologo Carlo Romagnoli di ISDE hanno presentato concrete proposte per rimettere al centro dell’attenzione la prevenzione/riduzione dei rifiuti, nell’ottica dell’economia circolare, e un progetto sperimentale per la gestione della frazione organica, che sotto la supervisione dell’ARPA coinvolga cittadini e aziende agricole nella pratica virtuosa del compostaggio domestico e di comunità . «Bisogna affrontare il problema alla radice per non essere obbligati a ricorrere ogni volta a soluzioni d’emergenza, quando scarti e guai ci sommergono». Mentre secondo Fabio Neri, del comitato No inceneritori di Terni, «bruciare i rifiuti e buttarli in discarica sono le due facce di un’unica fallimentare politica di gestione, che non sa né prevenire/risparmiare né riciclare».
La lettera alla Marini
Presenti all’assemblea anche le coordinatrici dell’osservatorio sui rifiuti del Comune di Perugia e Trasimeno, e un rappresentante del coordinamento regionale Umbria RifiutiZero. Infine, la proposta: una lettera da inviare alla presidente della giunta regionale Catiuscia Marini e al presidente dell’Auri Cristian Betti, per sollecitare un confronto pubblico sulle tante criticità della discarica di Borgogiglione, già verificate da Arpa Umbria e da recenti perizie geologiche, e sulle prospettive legate ai costosi lavori di messa in sicurezza richiesti e alla necessità di bonifica. Dai cittadini è emersa anche la necessità di avviare un piano di caratterizzazione del territorio, redatto sempre dall’Arpa, che permetta di ricostruire i fenomeni di contaminazione a carico delle matrici ambientali, prima di qualsiasi decisione sul rinnovo Aia per la discarica e lo studio e l’avvio di un progetto sperimentale per la gestione dei rifiuti umidi-organici che coinvolga cittadini e aziende agricole del territorio nella pratica virtuosa del compostaggio domestico e di comunità , secondo quanto previsto dalle normative vigenti.