Rifiuti, oltre 600 attività ‘fantasma’

Perugia, il vicesindaco Barelli annuncia nuove modalità di ritiro per gli esercizi commerciali che si scoprono essere più di mille, mentre pagavano la Tari solo in 400

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Un sistema di raccolta specifico che tenga conto anche delle diverse esigenze degli operatori economici. In questo senso il vicesindaco Barelli ha illustrato giovedì alla terza commissione le modifiche che sono state apportate al servizio di raccolta dei rifiuti per le utenze non domestiche in centro storico

Utenze non domestiche Sulla questione, che vedeva costretti operatori e commercianti a  tenere all’interno dei locali rifiuti differenziati in attesa del giorno di conferimento e ritiro da parte degli operatori della Gesenu, oltre alle lamentele di bar e ristoratori, era stato anche depositato un ordine del giorno a firma dei consiglieri Mencaroni e Vezzosi del Pd.

Urbano Barelli

Urbano Barelli

Nuove modalità «La situazione è cambiata –ha detto il vicesindaco- abbiamo realizzato un sistema di raccolta specifico che tenesse conto delle diverse esigenze degli operatori economici, data la diversità di tipologie. C’è stato un inevitabile periodo di adattamento, ma non siamo tornati al sistema precedente, anzi siamo andati avanti e abbiamo migliorato il servizio e aumentato le entrate per il Comune, grazie anche ad un costante e continuo rapporto con gli stessi operatori». In primis amministrazione e Gesenu hanno fatto un censimento, individuando oltre mille attività contro le 400 che risultavano a sistema, cosa che permetterà di incrementare gli introiti del 264%, con un significativo recupero sull’evasione.

Il censimento è stato utile, spiegano dall’amministrazione, anche per la suddivisione delle varie attività in sei macroaree merceologiche sulle quali sono stati definiti i metodi di raccolta con kit, orari e calendario specifico. Così, dalle analisi, è emerso che in centro ci sono 182 ristoranti, pari al 17,23%, 382 attività commerciali generiche, esclusi gli alimentari che rappresentano il 36,17% del totale, 91 grandi enti, scuole, ospedali, case di cura e banche, 29 hotel e strutture ricettive, 329 gli studi professionali, uffici, associazioni e agenzie, pari al 31,16% e, infine, 46 tra supermercati, alimentari e fori, con una percentuale di 4,09%.

Raccolta «Le nuove modalità–ha evidenziato ancora il Vicesindaco- hanno consentito di ottenere un notevole miglioramento della raccolta differenziata da utenze non domestiche che, dal 44% di febbraio 2016, è salita al 75,40% di settembre, facendo registrare nell’ultima settimana una raccolta complessiva 21.755 kg di differenziata su 28.865 kg di rifiuti, di cui, peraltro, solo 550 kg di frazioni non conformi».

Perugia rifiuti (10)

Cassonetti in periferia

Criticità L’occasione è stata adatta anche per tornare a parlare di tracciabilità dei rifiuti: «Ciò che conta nella gestione del servizio dei rifiuti è senz’altro la città pulita – ha spiegato l’ingner Vincenzo Piro – la percentuale della raccolta differenziata, ma anche la tracciabilità dei rifiuti stessi, che riusciamo ad ottenere attraverso un sistema di conferimento controllato e continui contatti con gli operatori e che si evidenzia nella quantità irrisoria di rifiuto non conforme». Mentre ancora non ci sono certezze su quando e come sarà introdotta la tariffa puntuale di cui il vicesindaco ha parlato sin dall’introduzione del nuovo servizio di porta a porta lo scorso febbraio. Criticità permangono anche in periferia dove non si sa quando saranno eliminati i cassonetti stradali e dove sembrerebbe esserci poca informazione sulla raccolta della frazione organica, come ha ricordato Mencaroni, che troppo spesso finisce nel contenitore per l’indefferenziato.

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