Rimpasto Terni, Latini fra la sua volontà e quella della politica

Tempo di decisioni per il primo cittadino. Che ha le idee chiare ma che deve confrontarsi con le istanze dei partiti, Lega e FdI su tutti

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di F.T.

La volontà del sindaco è piuttosto chiara e punta a non alterare gli equilibri, mandando al tempo stesso un messaggio alla città sul fronte del taglio dei costi della politica. Ora resta da vedere se tale punto di vista ‘terrà’ di fronte alle istanze della politica – il prossimo incontro con la maggioranza è previsto a breve – e nulla, in linea di principio (forse solo l’arrivo di un tecnico/esterno in giunta) può essere escluso al momento.

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L’intenzione di Latini

Il tema è quello del rimpasto nell’esecutivo di palazzo Spada, dopo le dimissioni dell’assessore Leonardo Bordoni. Il primo cittadino, anche di fronte ai rappresentanti dei partiti e movimenti che sostengono l’amministrazione, aveva espresso l’intenzione di redistribuire le deleghe di Bordoni fra gli altri assessori presenti, senza nuovi ingressi nella squadra di giunta né particolari modifiche.

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Non c’è solo il sindaco

Ma, come detto, la politica – quasi tutto ruota attorno al dualismo Lega-FdI – ‘preme’ e la quadra potrebbe essere influenzata da richieste e resistenze dei partiti. Se da un lato la Lega ‘caldeggia’ l’ingresso in giunta dell’ex responsabile comunale del partito, Federico Cini – secondo la logica che all’uscita di un assessore leghista non può corrispondere altro che l’ingresso di almeno un rappresentante del carroccio -, dall’altro FdI insiste (da tempo e a tutti i livelli) sulla necessità di una maggiore rappresentanza. Ciò anche in ragione di un trend nazionale, e forse pure locale, che vede il partito di Giorgia Meloni in costante ascesa. Fra i temi in discussione, l’incarico di vicesindaco (attualmente in capo ad Andrea Giuli) e la disponibilità a ricoprire il ruolo di assessore da parte del capogruppo di FdI Maurizio Cecconelli.

Braccio di ferro all’orizzonte

Ma non sono i sondaggi nazionali il criterio preferito da Latini in questa fase. Partendo dalla necessità di garantire il maggiore equilibrio possibile rispetto all’assetto pre-dimissioni Bordoni, il primo cittadino guarda piuttosto ai rapporti di forza attuali in consiglio comunale e al contesto politico cittadino. Senza dimenticare che lui stesso è espressione della Lega. Uno dei pochi elementi che sembra unire i due partiti più rappresentativi, è l’esclusione dell’arrivo di un tecnico/esterno in giunta. Il resto è e sarà oggetto di discussione. Da un lato la Lega, che sembra mostrare una certa compattezza, e dall’altro FdI, comunque pronta a battere i pugni sul tavolo. La scelta finale è inevitabilmente destinata ad influire sugli umori di ciascuno.

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