«Rinunciamo al nome Buitoni ma rilanciamo. Perugina? Perché no»

Il titolare di Newlat propone sul mercato i prodotti griffati Sansepolcro. E sugli storici marchi: «Se Nestlé vende, noi compriamo»

Condividi questo articolo su

di P.C.

Era il 24 giugno del 2008 quando Angelo Mastrolia, imprenditore salernitano titolare della società emiliana Newlat, rilevò da Nestlé lo storico stabilimento Buitoni di Sansepolcro, alle porte dell’Umbria, prendendo in concessione il marchio Buitoni dalla multinazionale svizzera, per dieci anni, poi prorogati. Dal primo gennaio farà da solo. E a umbriaon.it spiega perché.

Stop al marchio Buitoni di Sansepolcro: Nestlé lo congela. Fece nascere la Perugina

Presidente Mastrolia, conferma che dal primo gennaio i vostri prodotti non saranno più a marchio Buitoni?
«In realtà già 3 anni fa (alla scadenza della prima concessione; ndr) avevamo anticipato che la nostra intenzione era quella di staccarci da Buitoni. O, meglio, se Nestlé fosse intenzionata, saremmo pronti a rilevarlo il marchio, ma non vogliamo continuare con la concessione».

Un problema di spese?
«Diciamo una nuova politica industriale: con Nestlé è stata una bella avventura, ma ora siamo convinti di poter fare da soli, puntando sui nostri prodotti, che resteranno uguali, viaggiando con le proprie gambe».

Con quali marchi troveremo i prodotti ex Buitoni sugli scaffali dei supermercati?
«In realtà il nome in evidenza sarà quello del prodotto, con cui era già conosciuto dai consumatori: ‘Crostino Dorato’ e ‘Granfetta’, nelle varie declinazioni (sulla confezione, dove una volta c’era Buitoni, ora c’è il logotipo ‘Sansepolcro’ con la facciata dell’immagine storica dell’azienda)».

Conferma che le royalties ammontavano a 1,7 milioni di euro all’anno, come si legge?
«All’incirca. La media è quella, poi di anno in anno potevano variare a seconda di vari fattori».

Ha detto che, potendo, avrebbe acquistato il marchio. Da chi dipende? Ci sono margini di trattativa?
«Al momento non mi risulta che Nestlé lo abbia messo in vendita, quindi al momento il discorso non si pone nemmeno (la multinazionale ha chiarito con una nota che il marchio continuerà ad essere sugli scaffali italiani con le pizze prodotte a Benevento; ndr)».

Lei sa, ovviamente, che Buitoni è un nome storicamente molto legato all’Umbria e in particolare a Perugia e alla Perugina. Negli anni scorsi c’è stata una lunga vertenza che ha coinvolto la storica azienda. Ha mai pensato di entrare nella trattativa con la sua società?
«Vale lo stesso discorso fatto con Buitoni: non siamo interessati a gestire marchi non di proprietà, ma siamo una società in crescita, per cui se dovessero emergere delle possibilità in futuro, se cioè Nestlé dovesse manifestare l’intenzione di cedere la Perugina, un marchio storico dell’industria italiana, valuteremo la possibilità, senza dubbio».

Chi è Angelo Mastrolia

Angelo Mastrolia

Angelo Mastrolia ha iniziato la propria carriera nel settore alimentare ereditando l’azienda di famiglia negli anni 2000. Dal 2004 iniziano una serie di acquisizioni strategiche, tra cui Pezzullo Molini e Pastifici da Nestlé nel 2005, Corticella dal gruppo Euricom nel 2006, nel 2008 le acquisizioni di Newlat (marchi Giglio, Polenghi, Optimus, Matese, Ala) da Parmalat, azienda leader nel settore agroalimentare italiano e lo stabilimento storico di Sansepolcro di Buitoni dalla Nestlé.

Newlat, espansione inarrestabile in poco più di dieci anni

Dal 2009 inizia un processo di riorganizzazione che parte dal cambio di denominazione della TMT Finance in Newlat Group ed una serie di operazioni di fusioni che consentiranno di accorpare le diverse società acquisite in un’unica società, la Newlat S.p.A.. Completato il processo di riorganizzazione, a fine 2013 il gruppo acquisisce da Ebro Foods il 100% della società Birkel, maggior produttore di pasta in Germania, la quale consente al gruppo Newlat di conquistare la posizione di leader nel mercato tedesco. Nel 2014 il gruppo acquisisce dal Comune di Salerno la Centrale del Latte di Salerno. Nel 2015, viene acquisito da Kraft Heinz l’unico stabilimento ttaliano specializzato in baby food e prodotti speciali senza glutine e aproteici. Nell’aprile 2019 viene acquisita dalla multinazionale Molinos la società Delverde Industrie Alimentari spA, azienda produttrice di pasta nel segmento premium. Nell’ottobre 2019, Newlat Food viene quotata in borsa nel segmento Star. Oggi il gruppo Newlat è un’azienda leader nel settore agroalimentare italiano ed estero operante nei settori pasta, latte e derivati, noodles istantanei, sughi, snack, prodotti da forno e baby food. Grazie alla strategia di crescita per acquisizioni, il gruppo ad oggi conta 14 stabilimenti in Italia, 3 nel Regno Unito e 1 in Germania, con oltre 2700 dipendenti.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli