Ripartenza calcio, ci sono le date ma anche tante incognite

Due dubbi su tutti: come gestire i primi eventuali contagi e come fare con contratti e prestiti in scadenza al 30 giugno

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Dopo tante perplessità ora arriva il momento della speranza e della fiducia. il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha annunciato la ripartenza del calcio italiano.

Il sì del CTS

Il comitato tecnico scientifico ha dato l’ok alla proposta della Figc, ma è stata confermata la quarantena fiduciaria in caso di positività. Occhi puntati sulla serie A, che rappresenta il boccone principale per visibilità e giro d’affari. Il campionato riparte il 20 giugno. Stessa data per la serie B.

I primi malumori

Una settimana prima la coppa Italia che vedrà il 13 le semifinali di ritorno: con l’Inter a Napoli, squadra che ha eliminato il Perugia di Cosmi, e Milan a Torino in casa della Juve. Ma già su questo appuntamento ci sono i primi malumori, con in nerazzurri, ancora in lotta per lo scudetto, che si lamentano per le troppe gare ravvicinate e minacciano di mandare in campo la Primavera.

Ma non l’ha presa benissimo nemmeno l’Ascoli, che sarà il primo avversario del Perugia ed è atteso subito da un tour de force, vista la necessità di recuperare la partita con la Cremonese, con ogni probabilità tre giorni prima della partenza.

Il cammino del Perugia

Il calendario non è stato ancora stilato, quindi nei prossimi giorni conosceremo con sicurezza le date delle partite del grifo. Ma già sappiamo che dopo la trasferta marchigiana i biancorossi affronteranno avversari temibili come Crotone, Cittadella, Pordenone e Pescara. Occorrerà quindi farsi trovare subito pronti, fisicamente e mentalmente, una capacità che spesso negli ultimi anni al Grifo è venuta a mancare. La speranza è quella che si riparta senza intoppi e si riesca a concludere in scioltezza la stagione, per dare valore ai risultati sportivi acquisiti sul campo.

E se ci sono positivi?

Resta la spada di Damocle della quarantena in caso di positività. Significa che alle prima avvisaglie di contagi, il campionato potrebbe fermarsi di nuovo. E a quel punto entrerebbero in campo quelle che il ministro ha chiamato opzione B e opzione C che significano, rispettivamente, passare direttamente ai playoff oppure fermarsi di nuovo, stavolta definitivamente, e usare la classifica maturata fino a quel momento per decidere promozioni e retrocessioni.

La lettera dei medici

Una ipotesi a cui i vertici del calcio non vogliono pensare e a cui invece i medici delle squadre di serie B intravedono come possibile minaccia, tanto da decidersi a inviare una lettera aperta alla Figc e alla Lega per evidenziare le difficoltà con cui i club e gli staff sanitari dovranno confrontarsi. Anche di tipo economico. Su 20 società hanno firmato in 13: c’era anche il Perugia.

I contratti

Ultimo nodo, ma non di secondaria importanza, quello dei contratti: a tre settimane dalla possibile ripartenza, non si è ancora capito come ci si comporterà con i contratti in scadenza al 30 giugno. Un dubbio che permane sia nel rapporto a due fra società e calciatore, sia in quello a tre, quando – in caso di prestito – le società coinvolte sono due. Gli intendimenti di Fifa e Uefa sono chiari: i contratti si intendono automaticamente prorogati fino al termine della stagione. Ma dietro gli in tendimenti teorici serve la sostanza, servono i soldi… e due mesnilità in più non sono cosa da poco per le società che puntano sui prestiti. Senza considerare che molti giocatori potrebbero non avere intenzione di prolungare rapporti di lavoro oltre la data precedentemente concordata. Insomma, un bel nodo da sciogliere per i dirigenti del calcio italiano.

La sessione di calciomercato

Intanto, a proposito di contratti (e di soldi), sono state già fissate le date della prossima sessione di calciomercato, che andrà in scena dal primo settembre al 5 ottobre, con precontratti depositabili già dal mese di luglio.

La Serie C aspetta il 3 giugno

Mentre, come avete sentito nel servizio, serie A e serie B sembrano avere già una data certa per ripartire, la serie C deve aspettare ancora: tutto rinviato presumibilmente al 3 giugno, quando il Consiglio federale deciderà se e come riprendere il campionato di terza serie, dopo che la Lega Pro aveva già optato per lo stop, suscitando fra l’altro le polemiche innescate dalle società che, come la Ternana, coltivavano speranza di promozione. C’è però una proposta pendente: quella di far disputare playoff e playout.

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