Il tribunale distrettuale di Essen ha dichiarato ammissibile l’esecuzione delle sentenze emesse in Italia, nel maggio 2016, nei confronti di Harald Espenhahn e Gerald Priegnitz, i due ex manager tedeschi condannati rispettivamente a 9 anni e 8 mesi e a 6 anni e 10 mesi per il rogo di Torino in cui nel 2007 persero la vita sette operai. L’ordine di carcerazione italiano è dunque stato dichiarato applicabile anche in Germania, anche se prima di capire se i due andranno effettivamente in carcere bisognerà ancora attendere, visto che il pronunciamento è stato impugnato da entrambi.
ROGO AST 2007, MARCO PUCCI FUORI DAL CARCERE. DANIELE MORONI ATTENDE
Il prossimo passaggio
Ora sarà dunque la corte di appello di Hamm a dover decidere sull’istanza presentata dalle difese, ma fino alla pronuncia i due non potranno essere arrestati. La notizia arriva a pochi giorni dalla messa in onda di un nuovo servizio de Le Iene che ha riacceso l’attenzione sul caso, che in Italia ha suscitato polemiche essendo i due manager ancora a piede libero a quasi tre anni dalla sentenza definitiva della Cassazione. Nelle ultime settimane si era mossa anche la diplomazia italiana per chiedere che la sentenza fosse eseguita. Intanto, a Terni l’ex manager Marco Pucci è stato affidato ai servizi sociali, mentre Daniele Moroni, appena i termini lo renderanno possibile, attende di accedere allo stesso beneficio.
I MANAGER TEDESCHI CHIEDONO L’ARCHIVIAZIONE
Parla il ministro Bonafede
Via facebook interviene direttamente il ministro della giustizia Alfonso Bonafede: «Sta circolando la notizia di un presunto – specifica – arresto dei due manager della ThyssenKrupp condannati in Italia nel 2015 per il rogo allo stabilimento di Torino. Non è così, però possiamo dire che la sezione esecuzioni penali del tribunale di Essen ha dichiarato ammissibile l’esecuzione della sentenza emessa dalla Corte di Assise di Appello di Torino il 29 maggio 2015 nei confronti di Harald Espenhahn e di Gerald Priegnitz. Ne sono stato informato giovedì per le vie diplomatiche. Ma non è finita, i due condannati hanno impugnato il verdetto. Continueremo a monitorare giorno per giorno la vicenda e terremo informati tutti voi e soprattutto le famiglie».