Sagemcom, ‘salta’ il tavolo e la Cgil insorge

Città di Castello – Incontro annullato dall’ad. Il sindacato: «Non vuole trattare con la categoria dei ‘somministrati’ nonostante il ricorso massivo a tale modalità»

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La Cgil di Perugia denuncia il «grave episodio» avvenuto martedì nel corso di un tavolo sindacale alle Sagemcom di Città di Castello, azienda multinazionale produttrice di contatori di ultima generazione. «La proprietà, spalleggiata dal rappresentante di Confindustria – afferma la Cgil -, ha infatti annullato con una telefonata dell’amministratore delegato l’incontro in programma, relativo alla mancata erogazione dell’elemento perequativo alle lavoratrici (l’azienda impiega soprattutto donne) somministrate, che non sono beneficiarie del premio di risultato. Motivo di questa decisione unilaterale: la presenza al tavolo di Nidil Cgil, la categoria sindacale che rappresenta proprio lavoratrici e lavoratori somministrati, accanto a quella della Fiom Cgil».

Il motivo e il monito

«Eppure l’azienda – prosegue la Cgil di Perugia – fa un ricorso molto consistente alle lavoratrici somministrate, per cui inserire nella delegazione sindacale una rappresentanza di questa categoria, spesso considerata di ‘serie B’, è per il sindacato necessario e giusto. In più non spetta all’azienda né a Confindustria sindacare sulla composizione della delegazione trattante di parte sindacale». Per questo la Cgil chiede «chiarimenti e un passo avanti a Confindustria, nella direzione del pieno riconoscimento di parità di diritti per lavoratrici e lavoratori che, pur operando quotidianamente fianco a fianco, sono trattati diversamente e stanno pagando un prezzo altissimo nella crisi post-coronavirus che attraverso il settore manifatturiero dell’Umbria».

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