San Gemini e scuole: assemblea ‘accesa’

Confronto serrato fra amministrazione, tecnici e genitori. Servono interventi alla ‘Volta’ ma la situazione più a rischio è quella della palestra

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Un’assemblea pubblica convocata per chiarire una volta per tutte lo stato di sicurezza delle scuole di San Gemini (Terni), in cui alla fine si scopre che la struttura più a rischio è la palestra comunale. La sintesi, estrema perché in realtà tutti i plessi scolastici hanno bisogno di interventi – in particolare la media ‘Alessandro Volta’ di piazza San Francesco – riguarda l’incontro particolarmente partecipato, che si è svolto lunedì pomeriggio nel complesso di Santa Maria Maddalena.

«SCUOLA MEDIA SICURA», PARLA L’INGEGNERE (VIDEO)

L’assemblea Presenti, oltre al sindaco Leonardo Grimani, un centinaio di genitori e i tecnici che conoscono o, più di recente, hanno avuto modo di conoscere la situazione meglio di chiunque altro: l’ingegner Paolo Angeletti, incaricato dal Comune di effettuare sopralluoghi sulle tre scuole e sulla palestra comunale, il collega Bruno Bova contattato dai genitori degli alunni e l’architetto Fabrizio Di Patrizi per conto dell’ente.

SCUOLE A SAN GEMINI, BOTTA E RISPOSTA

Grimani, Di Patrizi, Angeletti

Grimani, Di Patrizi, Angeletti

Il sindaco L’incontro è stato aperto dal primo cittadino che ha ricordato come «dopo il sisma, con cognizione di causa, non è stata disposta alcuna chiusura delle nostre scuole perché le verifiche non hanno evidenziato danni strutturali. Grazie ai genitori è comunque partito un confronto sulla sicurezza e per questo, mantenendo il nostro ufficio tecnico come punto di riferimento, abbiamo deciso di acquisire la consulenza dell’ingegner Angeletti la cui relazione verrà messa a disposizione nei prossimi giorni. Tutto ciò con l’obiettivo di sciogliere qualsiasi dubbio».

L’analisi Si è poi entrati nel vivo con la relazione del tecnico incaricato dal Comune, che ha premesso: «Dal 1980 mi occupo di terremoti. Dal punto di vista del rischio sismico San Gemini si trova in ‘zona 2’ ma ciò che conta di più è sapere quali siano i parametri di questa zona. San Gemini ha un’accelerazione di riferimento per le costruzioni pari a circa il 16% dell’accelerazione di gravità. Qui i terremoti ci sono e ci sono stati ed i massimi sono stati del 6°/7° grado della scala Mercalli che indica gli effetti del sisma: il catalogo storico ci dice che, dall’anno mille ad oggi, non si è mai andati oltre questa soglia». Si è poi passati all’analisi dell’edificio più ‘discusso’, la scuola media ‘Volta’, ospitata in un ex monastero del 1.200: «L’edificio scolastico – ha detto il tecnico – è a basso rischio sia dal punto di vista sismico che della vulnerabilità. Lo stato di sollecitazione di murature ed elementi verticali è soddisfacente, così come il ‘comportamento scatolare’ nei riguardi dell’azione sismica. Durante i sopralluoghi non ho riscontrato segni di dissesto significativi come lesioni e cedimenti. Una lesione, piccola, si trova in cima ad uno dei pilastri del primo piano ma, allo stato, non rappresenta un pericolo».

La scuola media 'Volta' di San Gemini

La scuola media ‘Volta’ di San Gemini

Interventi da attuare Il tecnico ha poi elencato tutta una serie di interventi «non urgentissimi e che non richiedono grandi investimenti», ma comunque da attuare in tempi celeri per rendere l’edificio sicuro: «L’installazione di catene negli archi di sostegno del teatro che sorreggono le aule soprastanti e quindi le coperture della struttura, il consolidamento delle pareti poste al di sopra degli stessi archi, un’adeguata analisi della torre campanaria dell’adiacente chiesa di San Francesco, il controllo di tutti gli elementi non strutturali e un consolidamento delle pareti. Si tratta di interventi che mettono al sicuro la vita delle persone e che possono scongiurare crolli». Rispetto alla relazione, ben più allarmante, stilata dall’ingegner Vitali nel 2006 per conto del Comune di San Gemini, il tecnico ha spiegato che «dalle indagini strutturali effettuate, la criticità statica dei pilastri del chiostro non emerge».

Chiesa lesionata Conclusioni non troppo distanti da quelle a cui è giunto l’ingegner Bova, contattato dagli stessi genitori delle scuole sangeminesi, che non ha riscontrato lesioni significativi sulla media ‘Volta’, ma che – al tempo stesso – ha evidenziato «una lesione preesistente all’interno della chiesa adiacente, nei pressi dell’abside, in corrispondenza della torre campanaria. Proprio nella scuola, lungo il corridoio, all’altezza di quella lesione c’è una microfessura che si stende su tutta la parete tinteggiata recentemente. La torre campanaria sembra presenti piccole disarticolazioni su un lato: questa situazione richiede verifiche celeri che non possono essere più rinviate. Sempre nella scuola, verificando gli intonaci ho avvertito rumori diversi, come se alcuni di questi fossero scollati». Nei prossimi giorni i due ingegneri effettueranno un sopralluogo congiunto per accertare quale sia effettivamente la situazione relativa a tutti questi aspetti.

Palestra nota dolente La richiesta da parte dei genitori, un po’ tranquillizzati dopo il faccia a faccia condito da numerose domande – e in cui è emerso che, a fronte di dati all’epoca preoccupanti, l’amministrazione pre-Grimani poco ha fatto per le scuole – è stata di attuare gli interventi richiesti in tempi celeri e certi. Sostanzialmente sicura la situazione della elementare ‘Sabin’ e della scuola materna, salvo alcune problematiche che sarà possibile sanare – posta la volontà dell’amministrazione di farlo, anche se i genitori non intendono mollare – attraverso opere mirate e dal costo contenuto. Diverso il discorso della palestra comunale, nota dolente dei sopralluoghi: «Si tratta di un prefabbricato privo di perni di collegamento fra i vari elementi strutturali – ha spiegato Angeletti -. Dal punto di vista sismico tutto ciò rappresenta un rischio, nel caso di una forte scossa. Il Comune dovrà tenerne conto».

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