San Gemini, estorsione all’amico: condannato

Nel settembre del 2018 un barese aveva rubato le chiavi dell’auto dell’uomo che lo aveva ospitato a pranzo, per poi ricattarlo

Condividi questo articolo su

Nel settembre del 2018, mentre si trovava a pranzo a San Gemini, ospite di un suo conoscente che lo credeva amico, aveva avuto la ‘brillante’ idea. Al padrone di casa aveva chiesto le chiavi della sua Fiat Punto, per posare lì lo zaino che portava con sé: una banale scusa, in realtà. Il suo vero scopo era quello di impossessarsi dell’auto e quindi ricattarlo, chiedendogli a più riprese – via telefono – 300 euro per restituire il veicolo. Ad indagare erano stati i carabinieri del comando stazione di San Gemini che, oltre ad accertare il raggiro e il tentativo di estorsione, avevano fermato e denunciato l’uomo, recuperando l’auto. Il protagonista della vicenda è stato condannato venerdì dal tribunale di Terni – giudice Massimo Zanetti – a due anni di reclusione per furto aggravato ed estorsione, così come richiesto dal pm Adalberto Andreani. Si tratta di un 48enne di Bari e ora, per lui, la prospettiva è quella del giudizio d’appello.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli