Sangemini, c’è l’adunanza dei creditori: il Comune vota ‘no’ al piano Ami

Lunedì l’udienza, ma c’è tempo fino al 26 settembre per esprimere il proprio parere. Le perplessità dell’ente

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Il Comune di San Gemini dirà ‘no’ alla proposta di concordato in continuità presentata dal gruppo Acque Minerali d’Italia. Il termine per ufficializzare il proprio voto contrario, tramite pec da inviare al tribunale, scade il 26 settembre, ma intanto è chiara ed univoca l’indicazione emersa nel corso del consiglio comunale straordinario che si è svolto nel pomeriggio di lunedì, proprio nel giorno in cui era fissata al palazzo di giustizia di Milano l’adunanza dei creditori nell’ambito della procedura di concordato in cui rientrano anche gli stabilimenti Sangemini e Amerino.

Prosegue il confronto in Regione

Ci saranno dunque ancora 20 giorni di tempo per i creditori per fornire le proprie valutazioni in merito al piano di Ami, ma l’amministrazione guidata da Luciano Clementella già ad inizio agosto – con una nota inviata oltre che allo stesso tribunale, al ministero dello sviluppo economico e alla Regione – aveva sottolineato l’inconsistenza del documento sia dal punto di vista finanziario che organizzativo. Un orientamento che, attraverso un atto di indirizzo votato da tutta l’assise comunale, ha ricevuto anche l’appoggio dell’opposizione. Nel documento deliberato del consiglio viene evidenziato come dal piano sarebbe emersa la non corrispondenza tra i crediti vantati dall’ente (inserito tra i creditori di classe 2 con una percentuale di soddisfacimento del 35%) e quelli relazionati dai commissari giudiziali. Il voto contrario, inoltre, garantirebbe l’ente dal punto di vista giuridico-legale nell’ipotesi di un’eventuale impugnazione del piano, che prevede esuberi per gli stabilimenti umbri e nessun investimento. Detto questo, quanto possa incidere la posizione del Comune di San Gemini si capirà solo una volta che tutti i creditori avranno espresso il loro voto. Intanto martedì pomeriggio la vertenza tornerà all’attenzione della Regione: è infatti convocato nel pomeriggio un incontro con i rappresentanti sindacali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil.

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