Stallo Sangemini, Mise pronto al tavolo

Proprietà silente, disponibilità della sottosegretaria Todde a convocare un incontro. Intanto l’azienda umbra perde la causa con Fiuggi

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I 10 giorni di tempo chiesti dall’azienda per delineare il destino del gruppo in teoria sono scaduti venerdì, nella pratica la proprietà di Acque minerali d’Italia non ha dato ancora alcuna indicazione sul futuro degli stabilimenti, tra cui quelli di Sangemini-Amerino. Per questo le segreterie nazionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil hanno sollecitato un incontro al ministero dello sviluppo economico il quale, tramite la sottosegretaria Alessandra Todde, ha dato la disponibilità a convocare una riunione già nei prossimi giorni per monitorare la situazione..

«UNITI PER EVITARE IL FALLIMENTO»

«Serve responsabilità»

Chiarezza è quello che continuano a chiedere i sindacati, che – hanno spiegato proprio venerdì in una nota – stanno premendo nei confronti della proprietà del gruppo «affinché mantenga l’impegno già assunto di comunicare nel giro di pochi giorni le definitive scelte industriali o di partnership che permettano di dare prospettive più solide alle attività industriali». «La grave situazione in cui versa l’azienda, rispetto alle produzioni, all’approvvigionamento delle materie prime e alla penetrazione nei canali commerciali dei singoli marchi – hanno continuato Fai, Flai e Uila – è sotto gli occhi di tutti e richiamano chi gestisce il gruppo ad una maggiore responsabilità e alla messa in campo di tutte le scelte che non aggravino ulteriormente la crisi. È massimo l’impegno di Fai Flai e Uila atto ad evitare un drastico peggioramento della crisi in atto e terremo informati rappresentanze sindacali e lavoratori per compiere insieme tutte le azioni necessarie».

«GLI ACCORDI VANNO RISPETTATI»

Tavolo dal prefetto, il tribunale di Frosinone dà ragione a Fiuggi

Intanto il prefetto di Terni Emilio Dario Sensi, dando seguito alla comunicazione inviata lunedì al consiglio comunale straordinario di San Gemini e a fronte della richiesta formale inviata mercoledì dai sindacati locali, ha convocato organizzazioni sindacali e rsu per un incontro programmato per mercoledì alle 12 in prefettura. Da Frosinone arriva invece la notizia che il tribunale della città laziale ha azzerato la richiesta milionaria – 20 milioni di euro – avanzata dalla Sangemini nei confronti della società comunale Acqua e Terme di Fiuggi: la diatriba legale era iniziata nel 2010, otto anni dopo l’acquisizione del controllo del sito di Fiuggi da parte dell’azienda umbra. L’amministrazione fiuggina rivendicava però il controllo dello stabilimento d’imbottigliamento e una sentenza del 2012 estromise la Sangemini, nonostante il contratto d’affitto scadesse nel 2022. Da qui la richiesta di risarcimento, anche sulla scorta di un precedente prestito, però naufragata nelle ultime ore.

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