di Giovanni Cardarello
La primavera del 2025 sarà una stagione «ricca di assunzioni di medici» negli ospedali di tutta l’Umbria. Lo afferma, senza mezzi termini, Cristina Cenci, presidente del sindacato Cimo-Fesmed Umbria, secondo la quale un articolo della legge di bilancio per l’anno 2025, approvata a fine dicembre, «consente di superare il veto posto dall’Università degli Studi di Perugia all’assunzione degli specializzandi in alcuni reparti della rete ospedaliera umbra».
Ma non solo. «L’applicazione immediata del comma 342 della legge di bilancio consente già dal mese di maggio l’assunzione di almeno una decina di medici specialisti in formazione». Sempre secondo quanto sostiene il principale sindacato dei medici, la norma consente di superare la nota numero 256165 del 6 dicembre 2023 dell’Università degli Studi di Perugia.
Una nota che, finora, ha bloccato l’assunzione degli specializzandi, nonostante fossero risultati vincitori di concorso in alcune aziende del sistema sanitario regionale inserite nella rete formativa delle scuole di specializzazione ma, al tempo stesso, non sottoposte alla procedura di accreditamento.
«In questo modo – sottolinea Cenci – si risolverebbe un problema increscioso per gli specializzandi che la federazione Cimo-Fesmed ha segnalato al precedente assessore alla sanità». Specializzandi che hanno dovuto rinunciare all’assunzione a tempo determinato non perché non volessero andare a lavorare negli ospedali più periferici della regione, ma perché la questione posta dall’Università degli Studi di Perugia sembrava insormontabile.
Ora all’orizzonte si profila una svolta decisiva che, se sostanziata dai fatti, aprirebbe davvero una nuova stagione nella sanità dell’Umbria, una svolta peraltro auspicata con grande nettezza anche dai direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere del territorio.