Sanità: «Le istanze di Terni arrivino alla Regione Umbria»

La seconda commissione consiliare ha sviluppato l’atto definitivo sulla sanità contenente richieste fondate sulle esigenze del territorio della provincia

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«L’atto raccoglie un lungo ed approfondito lavoro di ascolto del mondo della sanità, partendo dagli operatori per arrivare ai responsabili di Azienda ospedaliera e Usl. Un lavoro attento, integrato con le competenze professionali presenti in commissione e consiglio e con le opportune valutazioni politiche. Ora si tratta di dare quella evidenza e quella valenza all’atto stesso, o meglio alle richieste e alle valutazioni che esso contiene, perché è un documento pensato per essere istanza di una intera comunità. Proprio per questo ho già contatto la presidente della terza commissione regionale Eleonora Pace la quale si è resa disponibile per organizzare una audizione in Regione del Comune di Terni sulla sanità, chiaramente subito dopo approvazione definitiva del documento da parte del consiglio comunale». È quanto detto dalla presidente dalla 2° commissione consigliare del Comune di Terni, Rita Pepegna, in merito all’atto sulla sanità approvato lunedì.

La ‘Città della salute’

«In seconda commissione consiliare, dopo la costituzione della commissione tecnico-politica consiliare di cui ho fatto parte anche per le mie competenze da dirigente medico – dice il consigliere comunale della Lega Sergio Armillei – si è sviluppato l’atto definitivo sulla sanità, votato all’unanimità, contenente richieste ben circostanziate di politica sanitaria alla Regione Umbria. Istanze fondate sulle reali esigenze del territorio della provincia di Terni. Ho fortemente chiesto insieme agli altri consiglieri la necessità della realizzazione della ‘Città della salute’, un progetto indispensabile e sempre disatteso nella sua realizzazione. Della costruzione dei nuovi ospedali di Terni e Narni-Amelia essendo armai strutture obsolete, del mantenimento dell’Azienda ospedaliera di Terni e la sua alta specialità, dell’alternativa chiedendo la possibilità di confrontarsi sulla possibilità di un Irccs (Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico) che ha preponderante valenza scientifica e carattere di eccellenza del livello dell’attività di ricovero e cura di alta specialità al fine di assicurare una qualità dell’attività assistenziale. È indispensabile in questo contesto il ripensamento del rapporto con l’Università che deve essere, per sua indole, uno degli elementi portanti di questo progetto di rinnovamento. Inoltre è conseguente in questo programma la necessaria implementazione del personale medico, infermieristico, riabilitativo, degli operatori socio-sanitari ed amministrativo che deve essere adeguato nel numero e nelle professionalità, per essere pronti alle sfide che ci proponiamo di vincere nei prossimi anni».

La telemedicina

Nel prossimo piano sanitario regionale, secondo Armillei, «dovrà essere previsto anche il potenziamento e la riorganizzazione delle aggregazioni funzionali territoriali (Aft), per la presa in carico di pazienti fragili e cronici in un contesto multidisciplinare, insieme al potenziamento e la riorganizzazione, in senso più ampio, della assistenza primaria del territorio. Dare ulteriore spinta alla telemedicina come ulteriore importante mezzo di indagine e cura domiciliare. In considerazione dell’attuale situazione pandemica si ritiene indispensabile provvedere anche alla stesura di un piano di prevenzione regionale rinnovato alla luce della attuale situazione e per le possibili future. Ritengo, pertanto, indispensabile per tutte le motivazioni evidenziate, che la Regione coinvolga la commissione tecnico-politica consiliare comunale e il sindaco di Terni come benchmark di riferimento delle esigenze del territorio nell’ambito dei tavoli di discussione per la stesura del Programma sanitario regionale».

Confronto con l’assessore regionale Coletto

Secondo il consigliere comunale di Forza Centro Emanuele Fiorini, «è ora che le istanze del territorio di Terni arrivino in maniera chiara sul tavolo dell’assessore regionale Coletto. Abbiamo già perso oltre due anni di tempo. Vorremmo che l’assessore regionale fosse finalmente presente a Terni. È sacrosanto che una città delle dimensioni e della rilevanza di Terni abbia la ‘Città della salute’ e una nuova struttura ospedaliera. Non è possibile che i cittadini ternani per accedere ad ambulatori e prestazioni sanitarie non solo debbano attendere mesi, ma spesso fare il giro delle sette chiese vista l’attuale dislocazione delle strutture».

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