Sanità, i ‘voti’ della Regione ai direttori 2021: Usl ok, ospedali Perugia e Terni bassi

Livello di conseguimento degli obiettivi: non bene le aziende ospedaliere, appena a quota 60/100. C’è l’integrazione economica per Gentili, De Fino, Giannico e Chiarelli

Condividi questo articolo su

di S.F.

Usl Umbria 1 al ‘top’, l’ospedale di Perugia la peggiore. Queste le ‘votazioni’ deliberate mercoledì dalla giunta Tesei per quel che concerne il livello di conseguimento degli obiettivi da parte dei direttori generali nel 2021: si parla di Gilberto Gentili, Massimo De Fino (l’unico ancora in carica), Marcello Giannico e Pasquale Chiarelli. Nessuna palese insufficienza ma di certo non si può parlare di promozioni. D’altronde ciò che è accaduto – con tutte le difficoltà legate al Covid, sarebbe scorretto non citarle – è evidente.

IL REPORT FINALE PER IL 2021: TUTTE LE VALUTAZIONI DELLE AZIENDE
GLI INDICATORI PER L’OSPEDALE DI TERNI

La valutazione per l’ospedale di Terni

La curiosità dei voti e l’integrazione economica

La Regione in sostanza ha fatto il punto sui risultati conseguiti nel 2021, prendendo atto anche di quanto espresso dall’Organismo indipendente di valutazione e delle tabelle riepilogative di valutazione elaborate dalla direzione regionale salute e welfare. Bene, cosa emerge? La Usl Umbria 1 ha raggiunto un punteggio di 73/100 (arrotondato, è 72,77), così come la Usl Umbria 2 (72,61). Molto più in basso le aziende ospedaliere: 59,48 per quella di Perugia (60) e 60,6 per quella di Terni. Di conseguenza c’è anche l’integrazione economica per i dg: 14% per Gentili e De Fino, 10% per Giannico e Chiarelli. Il limite massimo in questo caso è fissato al 20%. Curioso vedere come l’azienda ospedaliera di Terni abbia raggiunto un pessimo punteggio in un’area, ‘ospedale’: si parla di 3,6 su 30.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli