Sanità Umbria, prove di ‘regionalizzazione’

Sinergie fra i commissari anche con compiti su tutto il territorio umbro. Nuovo ospedale a Terni, per Coletto «è obbligatorio»

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di Federica Liberotti

«Ringrazio per il lavoro svolto i commissari che ci hanno accompagnato fino a qui, il loro è stato un lavoro prezioso e importante in un periodo complicato, in cui siamo stati chiamati a gestire l’emergenza sanitaria. Tutti hanno dato il massimo per assicurare i risultati che abbiamo oggi. Ora, in un percorso di scelte condiviso con l’università di Perugia, abbiamo trovato delle figure che potessero accompagnare ad una nuova fase di riorganizzazione della sanità umbra, con una prospettiva di un servizio appropriato per qualità e organizzazione. Vogliamo dare una visione in senso unitario, tutti i nuovi commissari renderanno la nostra regione all’avanguardia solo collaborando, al di là dei compiti di ciascuno». Parole pronunciate martedì dalla governatrice Donatella Tesei, nel corso della presentazione in videoconferenza dei nuovi commissari straordinari delle aziende ospedaliere e sanitarie dell’Umbria, in carica fino al 31 dicembre prossimo.

Poi i direttori generali

Marcello Giannico all’azienda ospedaliera Santa Maria della Misericordia, Pasquale Chiarelli al Santa Maria di Terni, Gilberto Gentili all’Usl Umbria 1 (assente alla videoconferenza in quanto impegnato a concludere gli ultimi adempimenti dell’incarico alla Usl di Crotone, ndr) e Massimo De Fino all’Usl Umbria 2 – unica conferma – sono i nomi individuati dalla Regione. «Abbiamo guardato il curriculum e apprezzato il lavoro svolto – ha detto ancora la Tesei -, c’è una visione prospettica molto ampia per tutti». E a chi si aspettava nomine definitive (dunque direttori generali), la presidente ha risposto che «il commissariamento è propedeutico ad accompagnare un periodo complesso per vari aspetti e in attesa di definire con l’università i termini della convenzione». «Serve ad aprire la strada del futuro – ha spiegato la governatrice -. Sicuramente poi ci saranno dei bandi per tornare verso la normalità». Quanto all’ipotesi di azienda unica regionale «stiamo lavorando – ha concluso Tesei -, ragioneremo tutti insieme cercando le soluzioni migliori».

I ruoli assegnati

«Stiamo parlando di persone che a vario livello hanno avuto molte esperienze diverse – ha spiegato il direttore generale alla sanità, Claudio Dario -, alcuni in strutture private o pubbliche di dimensione notevole oppure cariche in regioni e in società scientifiche. L’età è un aspetto significativo – Giannico ha 49 anni, Chiarelli 46, gli altri due ‘viaggiano’ sulla sessantina ndr -, un investimento sul futuro tra chi ha più esperienza e chi è può giovane. L’impostazione è quella di una ‘Regione holding’, in cui non ci siano singole aziende separate ma una squadra che lavora su programmi condivisi, coesa e sinergica». Per questo per ognuno dei quattro commissari sono previsti dei compiti trasversali che riguarderanno l’intero territorio regionale, in base alle specifiche competenze professionali acquisite: Giannico darà un supporto alla programmazione economica-finanziaria, Gentili alla pianificazione e alla programmazione delle liste di attesa, De Fino al settore degli accreditamenti, Chiarelli alla programmazione e pianificazione finalizzata alla predisposizione del piano sanitario. «Un lavoro in rete tra direzione regionale e aziendali – ha aggiunto Dario -, con l’obiettivo di armonizzare l’azione, spingere sulla programmazione e ridurre la disomogeneità». E sul problema delle liste di attesa: «È chiaro a tutti – il commento del direttore alla sanità – che non possiamo confrontarci con l’era pre-Covid, i problemi che c’erano prima sono stati acuiti da questa situazione. Stiamo lavorando con grande attenzione sulla prioritizzazione, da una parte con un gran lavoro di rivalutazione delle priorità dall’altra con il recupero delle visite e delle prestazioni bloccate».

Coletto: «Obbligatorio nuovo ospedale a Terni»

«L’intesa sulle nomine è stata molto facile da raggiungere – ha confermato il rettore dell’università di Perugia, Maurizio Oliviero -, fin dal primo momento i rapporti con la Regione sono stati di grande collaborazione, abbiamo fatto una riflessione soprattutto sul metodo. Il tavolo è tutt’ora attivo, in tempi rapidi contiamo di chiudere convenzione e aprire una nuova fase». L’assessore Coletto ha ricordato come «davanti ci siano tappe importanti, prima tra tutti quella del piano socio-sanitario. Serve fare un vestito su misura per una regione che può e deve crescere. Serve innovazione, tanti device per migliorare le cure e una riorganizzazione strutturale che possa dialogo tra ospedali e territorio». E poi sulla questione del possibile nuovo ospedale di Terni: «L’azienda ospedaliera ha bisogno di un nuovo ospedale – ha ribadito Coletto -, è obbligatorio pensare a nuova costruzione, ma incastonata all’interno della programmazione per evitare di attendere tempi biblici come per l’ospedale Narni-Amelia. Non posso dire ora che questo non si farà, ma bisognerà trovargli una sua casella».

La prime parole dei neo-commissari

«Grazie per questa seconda possibilità – le parole del riconfermato De Fino -, abbiamo lavorato con un’integrazione vera, il territorio ha retto anche se con una difficoltà numerica di personale. Per me è una nuova sfida, conosco il collega dell’Usl 1 Gentili, ci sarà naturale convergere con unità intenti su unico percorso territoriale per fare della Regione un fiore all’occhiello. Anche con il collega dell’azienda ospedaliera di Terni ci integreremo». Chiarelli si è augurato che «a parlare siano i fatti nei prossimi sei mesi». Da parte mia cercherò di fare in modo che quanto fatto finora proceda per il meglio, cercando non di risparmiare ma di evitare gli sprechi, favorendo un eccellente sanità locale all’altezza della Regione, con sinergie ed evitando i doppioni». Di una sorta di «ritorno a casa» ha invece parlato Gentili, la cui prima esperienza nel campo sanitario è stata nel 2001 come consulente dell’allora Asl di Foligno. «Ho avuto modo di conoscere varie realtà – ha detto -, è un incarico di cui sono onorato, ci sono tutti i presupposti per portare la sanità regione a livello di eccellenza. Mi impegnerò per garantire un’ottima integrazione».

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