Scatti che sono storie: i ritratti di oltre cento ternani in mostra al museo diocesano

Terni – L’iniziativa della coop Actl è stata presentata in Comune. Vernissage il 28 ottobre alle 17

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LE IMMAGINI


Oltre cento ritratti in bianco e nero di altrettanti ternani in mostra al museo diocesano di Terni – in via XI Febbraio – dal 28 ottobre (vernissage alle ore 17) fino al 3 dicembre. L’evento – ‘Diario Urbano/Ritratti Terni 2022-2023’ – è organizzato dalla cooperativa sociale Actl con gli scatti del fotografo Fabrizio Borelli e i contenuti della curatrice Maria Italia Zacheo. La presentazione è avvenuta martedì mattina in Comune, alla presenza dell’assessore Viviana Altamura, degli autori della mostra e del presidente della coop Actl, Sandro Corsi. L’evento si avvale del sostegno della Fondazione Carit che ha finanziato il progetto.

Il progetto

«Un happening a puntate, un percorso visivo, un’esposizione che racconta la città-civitas, Terni, nei volti e nelle parole delle persone – così la nota di presentazione della mostra -. La città è rappresentata in più di cento ritratti che traggono origine dall’iniziativa ‘Tutta mia la città’, realizzata dalla coop Actl e finanziata dalla Fondazione Carit. Nello svolgimento delle attività sono stati realizzati gli atelier narranti: happening a puntate nei quali i partecipanti sono stati ritratti in posa e intervistati, rappresentando la città e divenendo ora protagonisti di Diario Urbano/Ritratti Terni 2022-2023′. I volti e le parole delle persone divengono quindi racconto – la città con le sue diversità e storie – tracciando, con la partecipazione della singola persona, la narrazione collettiva della civitas. Anima della mostra non solo le immagini, ma anche i pensieri e le riflessioni dei protagonisti. ‘Diario Urbano/Ritratti Terni 2022-2023’ vuole essere l’avvio di un progetto artistico più ampio che coniughi il fermo-immagine del ritratto con le istanze sociali della comunità».

La presentazione

«È bello presentare un progetto, una mostra, che pone Terni al centro delle sue tematiche – ha detto l’assessore Altamura nel corso della presentazione a palazzo Spada -. Ritengo, infatti, sia importante valorizzare la propria città con eventi che sottolineano l’impegno che tutti impiegano per raggiungere obiettivi comuni. Spero, in particolar modo, che questa mostra veda una forte partecipazione di ragazzi e ragazze: il tessuto cittadino si arricchisce e intensifica solo se tutti si fanno partecipi delle iniziative proposte». «La mostra rimanda ad un altro progetto di CoopSociale Actl, ‘Tutta mia la città’, attraverso cui si è voluto valorizzare il genius loci, la civitas – ha evidenziato Sandro Corsi -. E questa mostra, sostenuta dalla Fondazione Carit, che ringraziamo, rappresenta l’apice di un percorso tradotto in arte dal fotografo Fabrizio Borelli, che abbiamo avuto modo di conoscere anni fa in occasione di un bel progetto sulla salute mentale». Borelli ha evidenziato come «l’idea iniziale, incentrata sul tema del ritratto in posa, si è sviluppata in un percorso estremamente interessante, in un viaggio nell’identità di ciascuno di noi, anche di noi che ritraiamo le persone». A chiudere la riflessione sul progetto, la curatrice della mostra Maria Italia Zacheo: «Sono venuta a Terni la prima volta nei primissimi anni ’80 per conoscere Mario Ridolfi. Lo cito perché la mostra parla di città attraverso i cittadini e il razionalismo di Ridolfi è un razionalismo particolare, legato alla sostanza, alla terra, le sue opere hanno sempre avuto un’adesione pazzesca alla città. Non parliamo di spazio, ma di luogo dell’identità e anche noi abbiamo puntano alla percezione dell’uso della città, con i cittadini che, anche attraverso la fotografia, la rendono propria».

La mostra

Il percorso allestito presso gli spazi al piano terra del museo diocesano e capitolare di Terni, prevede l’esposizione di oltre cento ritratti in bianco e nero. Nell’allestimento i protagonisti in mostra disegnano un percorso visivo costantemente arricchito dai visitatori che, negli specchi incorniciati (stesse dimensioni delle opere), lasciano la loro immagine, la loro presenza, fuggevole o fissata in uno scatto, nel coinvolgimento ‘immersivo’ dei visitatori. Uno slideshow mostrerà l’intera sequenza dei ritratti degli atelier narranti accompagnati dai testi di Maria Italia Zacheo. Una maxi foto di impatto all’ingresso della mostra raccoglie i ciack dei protagonisti dell’esposizione. La mostra sarà visitabile da sabato 28 ottobre a domenica 3 dicembre, dal martedì al venerdì dalle ore 16 alle 19, il sabato dalle 16 alle 20, la domenica e il 1° novembre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20. Per favorire la partecipazione della cittadinanza, saranno promosse visite guidate a partire dal 9 novembre il giovedì pomeriggio, mentre alle scuole sarà dedicata la mattina del venerdì. Prenotazioni: 165m_Servizi Turistici al numero 345.6983825 (preferibilmente contatto Whatsapp).

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