Sciopero e presidio per i lavoratori della vigilanza privata Ast

Terni – Circa 25 esuberi iniziali, destinati a crescere, fra i dipendenti Sicuritalia. Parlano sindacati e lavoratori

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Sciopero per l’intera giornata di lunedì per i lavoratori della vigilanza privata che operano all’interno di Ast. A proclamarlo, i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil di Terni a seguito della comunicazione di un esubero di circa 25 lavoratori da parte di Sicuritalia, dovuto alla internalizzazione di alcuni servizi decisa da Ast. «Lo sciopero nazionale del 2 maggio contro lo stop dei negoziati per il rinnovo del Ccnl scaduto nel 2015 – affermano le sigle in una nota – ha evidenziato il disagio delle lavoratrici e dei lavoratori con stipendi insufficienti ed esposti alle logiche degli appalti con il massimo ribasso, aggravate dalle difficoltà nel far rispettare la clausola sociale, che determinano incertezza per il proprio futuro occupazionale. A Terni si sta vivendo concretamente tale incertezza in quanto, a seguito degli incontri avuti con Sicuritalia per l’appalto della vigilanza nelle acciaierie, è stata comunicata ai sindacati di categoria l’internalizzazione di alcuni servizi e conseguentemente un esubero tra i lavoratori impiegati». A fronte di questa comunicazione, che coinvolgerà circa 25 lavoratori entro giugno per arrivare ad ulteriori tagli alla fine dell’anno, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil di Terni hanno proclamato lo sciopero di lunedì con presidio alle ore 5.15 alla portineria Serra e alle ore 9.30 al Comune di Terni, durante il quale sindacati e lavoratori sono stati ricevuti dall’assessore Stefano Fatale. «Di questi lavoratori e delle loro famiglie la comunità si deve far carico individuando un percorso di tutele in grado di rispondere alla preoccupazione generata dagli esuberi dichiarati – scrivono i sindacati -. Solo l’unità dei lavoratori può incidere sulle scelte che si stanno definendo per avere maggiore capacità rivendicativa e contrattuale. La situazione dei lavoratori in appalto rappresenta sempre l’anello debole di una catena che ha carattere di precarietà e di incertezza e per questa ragione si chiede un tavolo di confronto generale con la direzione di Ast».


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