Sentenza Spada: «Eccoli i garantisti del giorno dopo. O ignavi»

Il commento polemico di Sandro Corsi – prosciolto prima del processo – dopo le assoluzioni: «Nel Pd c’è chi ha approfittato degli spazi politici creati dall’indagine»

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di Sandro Corsi

I garantisti, i garantisti… del giorno dopo: ieri ho seguito minuto per minuto l’evolversi del processo cosiddetto ‘Spada’ e ora, solo ora, oltre il mio proscioglimento di due anni orsono, sono davvero felice per il riconoscimento di piena innocenza sentenziato dalla giudice Biancamaria Bertan verso tutti gli imputati. A partire dal già sindaco Leo Di Girolamo, il già assessore Stefano Bucari e tutti gli altri ex assessori, dirigenti comunali e mio collega sociolavoratore Carlo Andreucci.

Ho condiviso con loro questi anni di preoccupazioni e di speranza per il giusto esito di ieri. Ho letto i commenti di tanti ed anche notato eclatanti quanto pubblici silenzi. Non mi meraviglio di ciò, ma ciò che è insopportabile è il peloso gaudio dei garantisti del giorno dopo e mi riferisco ad alcuni commenti di dirigenti del partito al quale sono ancora iscritto, il Pd. Un partito non può delegare alla magistratura requirente il giudizio di onorabilità sui suoi iscritti e dirigenti perché li conosce negli anni, conosce le loro vite, le loro famiglie, i loro stili di vita, i loro valori ed ha cognizione dei loro averi sedimentati negli anni. Questa onorabilità non poteva né doveva essere messa in discussione, né tantomeno ripristinata a mezzo di sentenza attinente atti amministrativi.

Dichiarazioni di oggi sono ipocrite poiché afone ieri, salvo il sol dire allora ‘fare presto’. Se credevano davvero nell’onestà degli allora inquisiti, dovevano dirlo a voce e testa alta e ciò certo nel rispetto del lavoro della magistratura requirente ma non nella paura di affermare ciò che si pensava (articolo 21 Costituzione). O forse era comodo non pensarlo perché falcidiati alcuni, si aprivano spazi e prospettive di pseudocarriere per altri? Oltre al Pd sono iscritto al partito Radicale e lo sono dal vergognoso caso Tortora e la domanda è: vi sarà mai in Italia una sinistra riformista e libertaria? Spero e lavoro per il sì ma è ben difficile con personaggi politici così ipocriti o ignavi che giustamente il sommo poeta e gigante italiano Dante relegava nei meritati gironi. Sandro Corsi, già fondatore e vicepresidente del Pd umbro, garantista da sempre.

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