Sentieri Norcia-Cascia, due milioni di euro per riapertura e rilancio

Previsto l’inizio dei lavori entro il settembre 2021 e la conclusione l’anno successivo

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Il sentiero storio di Santa Rita che collega Cascia a Roccaporena e il ‘corridoio multimodale’ che conduce da Norcia a Castelluccio. Sono due i milioni di euro stanziati dalla Regione Umbria per finanziare interventi che hanno l’obiettivo di riaprirli e valorizzarli.

Cascia-Roccaporena: due chilometri

Si parte dal sentiero storico: «Segue un antico tracciato – spiega l’assessore regionale ai lavori pubblici Enrico Melasecche – medievale. L’intervento riguarda una porzione, di alto valore anche naturalistico, di circa due chilometri oggi fatiscente, in totale degrado e non più funzionante. Se ne ripristinerà l’utilizzo, da Cascia a Roccaporena, in luoghi dal forte connotato spirituale, religioso ed emozionale oltre che sportivo, fornendo un’alternativa pedonale al percorso stradale ed inserendosi nella rete escursionistica della Valnerina».

Norcia

In questo caso è previsto il ripristino del sentiero che collega i due poli: «L’intervento ha lo scopo di rendere fruibile l’antico collegamento che consentiva alla popolazione della frazione di Castelluccio di raggiungere in epoca remota a piedi e con animali da soma o da tiro il capoluogo. Questo collegamento appartiene agli itinerari benedettini della Valnerina, così come da Piano Paesaggistico Regionale e si va ad inserire in un percorso turistico-culturale e spirituale che lega non solo Norcia ma più in generale la Valnerina e l’Umbria».

Un milione ciascuno

Previsti interventi da 1 milione ciascuno per i Comuni di Cascia e Norcia nell’ambito del Por Fesr 2014-2020: «Sono legati – specifica l’assessore regionale al turismo Paola Agabiti – a cronoprogrammi precisi che prevedono la progettazione esecutiva entro il 30 giugno 2021, l’inizio del lavori entro il 30 settembre 2021, la fine lavori entro il 30 settembre 2022 e la rendicontazione entro il 31 ottobre 2023. Si tratta di termini ordinatori che sarebbe quanto mai opportuno rispettare vista la necessità di rilanciare quei luoghi dal punto di vista turistico per favorire la ripresa e lo sviluppo che ci sarà dopo la cessazione della attuale pandemia e l’avvio della ricostruzione post-sisma».

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