Senza riscaldamento da 5 giorni, protesta al Bernardino di Betto

Genitori e studenti dell’istituto omnicomprensivo di Perugia: «Dal 10 gennaio molte aule al freddo»

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Riceviamo e pubblichiamo la protesta di alcuni genitori e studenti dell’Istituto Omnicomprensivo Bernardino di Betto di Perugia che dal 10 gennaio non hanno il riscaldamento in una parte dell’istituto, chiamato dai ragazzi lo ‘Stecchino’, edificio annesso a quello centrale contenete aule didattiche.

A casa per protesta

Lo ‘stecchino’

Venerdì, per protesta, una intera classe è restata a casa cercando di dare un segnale alla dirigenza scolastica. Anche i genitori sono scesi in campo chiamando ripetutamente la segreteria didattica che, alle sollecitazioni, ha risposto dicendo di aver chiamato il personale preposto alla riparazione senza però riuscire a risolvere il problema.

L’appello di studenti e genitori

Chiedono di essere ascoltati dalla dirigente scolastica per trovare soluzioni concrete: «Nelle scuole le problematiche non sono legate solo alla situazione pandemica ma anche alla possibilità di poter studiare in un ambiente confortevole e adatto alle esigente dei ragazzi».

La posizione della dirigente

«In merito alla notizia rilasciata – la risposta della preside Rossella Magherini – da un non meglio precisato ‘Comitato genitori e alunni’ e ripresa da qualche testata giornalistica circa la mancata ripartenza dell’impianto di riscaldamento del cd. stecchino, la dirigente scolastica precisa che già da lunedì 10 gennaio, e così nei giorni successivi, è stato attivato il competente ufficio della Provincia, titolare dell’appalto di manutenzione. Il guasto ha richiesto più interventi in loco della ditta appaltatrice la quale, come relazionato, ha accertato una manomissione all’impianto ad opera di ignoti, atto questo che non mancherà di essere segnalato alla competente autorità giudiziaria. L’istituto, alle prese con la grave situazione pandemica che non di meno colpisce docenti, personale amministrativo e ausiliario, ha sempre provveduto a ricercare, ove possibile, idonee alternative al fine di tutelare la salute degli studenti anche ricorrendo all’aula magna. Inoltre, per quanto a conoscenza della direzione scolastica, l’assenza di una sola classe dalle lezioni nella giornata di venerdì 14  gennaio, non è connessa al blocco dell’impianto di riscaldamento ma alla adesione dello sciopero organizzato su scala nazionale per quel giorno dai comitati studenteschi (rife. trasporto pubblico locale). Si informa infine che la segreteria didattica non ha ricevuto richieste telefoniche di genitori che volevano conferire con la dirigente scolastica, la quale resta sempre disponibile ad interloquire con famiglie e studenti, come avvenuto anche in questi giorni. Rammarica quindi l’atteggiamento di chi tenta di alterare la narrazione degli eventi minando l’immagine dell’istituto».

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