Serie B, limite a 5.000 tifosi. Ancora bagarre Bandecchi-Latini

Novità per due giornate, ma la normativa entra in vigore da sabato: ‘tagliata’ dal provvedimento Ternana-Ascoli. Convenzione stadio ancora nel mirino

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Capienza non superiore ai 5 mila spettatori per la 19° giornata di andata e la 1° di ritorno. La Lega serie B vara il provvedimento per il momento attuale pandemico e, in scia della Lega serie A, mercoledì mattina ha ufficializzato la novità. C’è però una curiosità: entra in vigore da sabato 15 gennaio e, dunque, la sfida tra Ternana e Ascoli è esclusa. C’è la conferma anche da Milano. Dunque per quel che concerne il Liberati sarà valida la ‘vecchia’ norma con ingressi al 50%. Nel contempo è ancora bagarre tra il presidente Stefano Bandecchi e il sindaco Leonardo Latini: questa volta al centro dell’attenzione non c’è il centro sportivo, ma la convenzione in scadenza per l’impiantistica.

Ternana, guai Covid anche per l’Ascoli. Liberati, atto in giunta per la gestione

Il pubblico al Liberati

Cosa cambia in B: settore ospiti chiusi

«La capienza per le gare delle prossime due giornate, la 19° di andata e la 1° di ritorno, della Serie B non sarà superiore ai 5.000 spettatori. La decisione – la nota di mercoledì mattina – della Lega Serie B, assunta a tutela dei propri tifosi con parità di trattamento rispetto alla Serie A, ha visto l’accordo delle società ed è stata presa come atto di ulteriore responsabilità verso la situazione di forte aumento pandemico di questi giorni e in accoglimento della richiesta del Governo, e del ministro della Salute Roberto Speranza e di intesa con il presidente Figc Gabriele Gravina, di porre in ancora maggiore sicurezza gli stadi. Nelle medesime giornate verranno chiusi i settori ospiti per evitare trasferimenti di tifosi che potrebbero diventare ulteriori veicoli di trasmissione del virus così come richiesto dal Governo. A fronte di una situazione in continuo peggioramento, la Lega Serie B ha interloquito in questi giorni con i club al fine di condividere e poi introdurre con la massima urgenza il provvedimento del limite di spettatori, che entrerà in vigore da sabato 15 gennaio e avrà durata fino alla 2a giornata di ritorno quando la capienza sarà ripristinata secondo i limiti di legge». Ternana-Ascoli c’è il 14 gennaio e dunque, tecnicamente, non rientra nella nuova sfera normativa. E così è dopo le conferme giunte sia dalla Lega che dalla società rossoverde. Comunque vada, visto il periodo, non è attesa una corposa presenza di supporter per la sfida ai bianconeri di Sottil. I calciatori positivi nel gruppo di Cristiano Lucarelli restano due: con il 35% di casi nel gruppo squadra ci sarà il rinvio dei match, come deciso in giornata nell’ambito del protocollo.

Covid e variante Omicron, capienza stadi ridotta al 50%

La nota della Ternana: green pass rafforzato e ffp2

«Sarà attiva a partire dalle ore 16 – la comunicazione ufficiale della società – di mercoledì 12 gennaio la prevendita per assistere a Ternana-Ascoli, ultimo turno del girone di andata, in programma venerdì 14 gennaio alle ore 20.30 al Libero Liberati. L’accesso sarà consentito per il 50% della capienza totale dello stadio (si parla di poco più di 7 mila posti dunque); l’ingresso sarà consentito esclusivamente ai possessori di green pass rafforzato. Questo dovrà essere esibito unitamente al biglietto ed al documento di identità. Obbligatoria anche la mascherina di tipo Ffp2 che dovrà essere sempre indossata. Ricordiamo a chi è già in possesso del biglietto acquistato in occasione della gara con l’Ascoli, precedentemente in programma lo scorso 26 dicembre, che dovrà utilizzarlo come titolo di accesso allo stadio. I residenti nella regione Marche potranno acquistare esclusivamente i biglietti del settore ospiti (curva ovest)».

La dirigente Emanuela Barbon

Convenzione, Bandecchi e le ca… di Latini

Nel frattempo Bandecchi via Instagram, venuto a conoscenza delle ultime novità legate alla convenzione per l’utilizzo di Liberati e Taddei, è tornato a farsi sentire per dare una ‘strigliata’ all’amministrazione e, in particolar modo, al sindaco Leonardo Latini. «Siamo in ritardo sull’assegnazione dello stadio. Vero che nelle ultime leggi è previsto che serva un bando pubblico, ma è altrettanto vero che la dottoressa Barbon (diventa Baron per l’imprenditore livornese, simpatico errore) che è incaricata di questo lavoro è stata salutata da Tagliavento dicendogli che noi avevamo bisogno di un accordo diverso e nuovo perché quello che avevamo era troppo oneroso dal punto di vista economico e penale: tutte ricadono su di noi e su di me, lo stadio non l’ho costruito io. Fatto sta – la critica di Bandecchi – che è passato un anno e mi sento dire che ancora si sta lavorando per il bando. Gli enti hanno degli interessi e le società private ne hanno altri, però delle volte se ne parla: dire che non si è parlato – l’attacco per alcune dichiarazioni dell’avvocato ternano riportate da Il Messaggero – perché gli interessi sono diversi è una ca… stratosferica. L’ho dico in maniera serena sindaco. Il concetto è facile: noi useremo lo stadio e chinque lo voglia prendere lo deve affidare a noi. Cerchiamo di capirci subito, solo con interesse comuni si va avanti». Posta per il primo cittadino, l’ennesima.

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