Ternana, guai Covid anche per l’Ascoli. Liberati, atto in giunta per la gestione

Non solo problemi per le Fere: otto positivi anche per il prossimo rivale. Approvata delibera su Liberati e Taddei per la convenzione: le indicazioni su manutenzione e durata

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C’è chi ha avuto la fortuna di poter fare la terza dose e chi, invece, è ancora in isolamento per via della positività al Covid riscontrata nei giorni scorsi. In casa Ternana prosegue la preparazione in vista della sfida del 14 gennaio contro l’Ascoli, una delle squadre colpite e non poco dal virus: tra i marchigiani i casi certificati sono otto nel gruppo squadra, numero rilevante. Di certo meno dei diciassette delle Fere. Sul match giocoforza resta il punto interrogativo, ma si vedrà nei prossimi giorni con – si spera – la guarigione dei coinvolti. Intanto in giunta è stata approvata una delibera per la gestione del Liberati e del Taddei: scatta l’iter per arrivare al via libera dell’assise.

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Lunedì pomeriggio staff e calciatori a disposizione si sono sottoposti alla terza dose del vaccino, mentre in precedenza un altro gruppo di rossoverdi – 30 dicembre – aveva chiuso la questione booster con la somministrazione: «La Ternana Calcio intende ringraziare l’azienda ospedaliera Santa Maria ed il personale di servizio al reparto, gentile e professionale, che ha provveduto ad eseguire le vaccinazioni», la nota in merito di via della Bardesca. Sponda Ascoli la situazione è invece peggiorata, come reso noto dalla società marchigiana: «A seguito dei controlli eseguiti in data odierna, è salito da sei ad otto il numero dei componenti del gruppo squadra positivi al Covid-19. I tesserati positivi sono in isolamento fiduciario presso i rispettivi domicili, come da protocollo medico-sanitario». Tra serie A e serie B ormai – diversi i focolai – i casi ufficializzati sono ormai più di cento.

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In giunta si parla di stadio

Intanto mercoledì mattina la giunta Latini si è occupata anche di vicende legate alla Ternana. L’unico punto all’ordine del giorno che coinvolge in prima persona il sindaco è stato proprio sulla società rossoverde e, in particolar modo, il ‘servizio pubblico sportivo di gestione dell’impianto sportivo comunale composto dal Libero Liberati e dall’adiacente campo sportivo Giorgio Taddei’. Si tratta di un atto di indirizzo che riguarda la convenzione in scadenza al termine di questa annata sportiva (formalmente la dirigente allo sviluppo economico, Emanuela Barbon, specificò il 31 marzo 2021 che «attualmente è in vigore la convenzione 38251, sottoscritta il 22 febbraio 2018 – registrata a Terni l’8 marzo 2018 – per le stagioni calcistiche 2017-2018, 2018-2019, 2019-2020, 2020-2021, 2021-2022. Si evidenzia però che all’articolo 3 rubricato ‘durata della concessione d’uso’ è testualmente riportato ‘la presente concessione d’uso e gestione del complesso sportivo ha durata quinquennale a far data dalla stipula della stessa’. Pertanto la scadenza della concessione attualmente vigente è il 21 febbraio 2023)». Fatto sta che è ora di metterci mano: non a caso il presidente Stefano Bandecchi, lo scorso novembre, aveva ‘minacciato’ di non rinnovarla. Chiaro che tutto ruota intorno ai vari progetti in essere, su tutti (quantomeno per ciò che riguarda palazzo Spada, per la clinica la partita è ancora lunga e il progetto definitivo deve essere ancora depositato in Regione) il nuovo centro sportivo tra strada del Gioglio e strada di Santa Maria La Rocca. In quest’ultimo caso il 16 dicembre il dirigente all’urbanistica, Claudio Bedini, ha firmato la determina per l’avvio della proceudra di verifica di assoggettabilità alla Vas (valutazione ambientale strategica) della variante parziale al prg del comparto di Villa Palma, necessaria per concludere l’alienazione dell’area alla Ternana per poco meno di 400 mila euro.

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Le indicazioni per la concessione: palla alla Barbon

Sarà la stessa Barbon ad occuparsi dell’intera partita. La dirigente veneta dovrà «provvedere alla determinazione del canone concessorio nonché alla determinazione del valore stimato della concessione, anche ricorrendo all’affidamento di specifico incarico professionale a soggetto esperto esterno, tenendo conto delle seguenti informazioni: stato di fatto del complesso, durata della concessione massima di cinque anni, obbligo da parte del concessionario di custodire le strutture ed i locali con la dovuta diligenza provvedendo alla relativa pulizia e manutenzione ordinaria, evidenziando gli interventi in un piano di manutenzioni programmate con elenco dettagliato delle attività; assunzione a carico del concedente degli oneri di manutenzione straordinaria ove questi non discendano da omessa o cattiva manutenzione ordinaria; obbligo da parte del concessionario di provvedere ai lavori di ammodernamento e di adeguamento dell’impianto ai sensi di eventuali nuove normative federali relative al calcio professionistico limitatamente ad una soglia economica massima al superamento del quale il concedente subentrerà per il valore eccedente la soglia; intestazione delle utenze a carico del concessionario; obbligo di riservare all’amministrazione comunale alcune giornate gratuite, non inferiori a 10 annui, per eventi organizzati e/o patrocinati dalla stessa; impegno a collaborare con l’amministrazione comunale per la realizzazione di eventi ludici e/o ricreativi (ad es. tornei, eventi sportivi etc.)». Sarà una procedura aperta a tutti gli operatori del settore. Fatto sta che difficilmente si farà avanti qualcuno oltre alla Ternana. La relazione di pubblico servizio sarà poi sottoposta al consiglio comunale.

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