Dopo le polemiche e la protesta formale dei consiglieri Cinque Stelle – che hanno chiesto il ritiro del patrocinio alla mostra da lui curata dopo alcune sue uscite ‘folkloristiche’ in campagna elettorale – Vittorio Sgarbi torna a Perugia per presentare nuovamente la mostra ‘Da Raffaello a Canova, da Valadier a Balla’, di cui è curatore.
Il percorso espositivo Curatore del percorso espositivo per conto della Fondazione CariPerugia Arte, Sgarbi sarĂ in cittĂ dalle 15 alle 17 per illustrare i 100 capolavori esposti a Palazzo Baldeschi e a Palazzo Lippi Alessandri fino al prossimo 30 settembre. Il critico offrirĂ suggestioni che ripercorreranno la storia di una delle piĂ¹ prestigiose istituzioni culturali italiane e internazionali – l’Accademia Nazionale di San Luca di Roma – offrendo una panoramica approfondita della grande arte tra il Quattrocento e il Novecento attraverso i capolavori di maestri come Raffaello, Raffaello, Bronzino, Pietro da Cortona, Guercino, Rubens, Wicar, Hayez, Giambologna, Canova, Valadier, Balla e tante altre grandi personalitĂ che si sono formate presso l’Accademia e che, con le loro opere, hanno contribuito ad arricchirne il patrimonio artistico nei secoli. DopodichĂ© firmerĂ i cataloghi in vendita all’interno del bookshop.
La protesta dei Cinque Stelle Non è ancora chiaro se ci sarĂ una manifestazione di protesta da parte dei Cinque Stelle («Non abbiamo ancora deciso» dicono a umbriaOn), ma è chiara la loro posizione sul critico d’arte, nonchĂ© deputato della Repubblica, dopo la sua elezione alla Camera nelle liste di Forza Italia. Proprio la campagna elettorale molto ‘spinta’ è stata al centro delle polemiche: le sue intemerate contro Di Maio, in particolare, nelle pose e nei luoghi piĂ¹ stravaganti, hanno fatto risentire i pentastellati. L’ultimo in ordine di tempo – in cui si augura la morte del ‘vampiro’ Grillo – aveva fatto inferocire Stefano Giaffreda, consigliere comunale M5S, che ha formalmente chiesto al consiglio comunale di ritirare il patrocinio del Comune di Perugia alla sua mostra. Una richiesta inaspettatamente passata anche in commissione, nonostante la massiccia presenza