Pubblico negli stadi: sì, ma c’è una stretta

Documento – Ordinanza della Regione restrittiva rispetto al Dpcm del Governo: 1.000 spettatori in serie C, 500 per i dilettanti, 200 per tutti gli altri

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PUBBLICO NEGLI STADI – LEGGI L’ORDINANZA DELL’UMBRIA

A decorrere dalle partite di questo fine settimana è consentita la presenza di spettatori nelle competizioni all’aperto riguardanti gli sport riconosciuti dal Comitato Olimpico Nazionale italiano, Comitato Italiano Paralimpico ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali e delle rispettive federazioni nel rispetto delle seguenti prescrizioni:

• campionato calcio Lega Pro (Serie C): massimo 1.000 spettatori;

• campionato nazionale di calcio serie D e campionati regionali Lega Nazionale Dilettanti: massimo 500 spettatori;

• campionati di calcio a cinque Lega Nazionale Dilettanti: massimo 200 spettatori;

• sport in luoghi chiusi: massimo 200 spettatori;

• tutti gli altri sport: massimo di 200 spettatori.

Le capienze di cui ai punti precedenti devono rientrare in ogni caso nel limite massimo del 15% della capienza totale consentita dell’impianto sportivo.

L’ingresso è consentito solamente negli impianti sportivi nei quali sia possibile assicurare la prenotazione ed assegnazione preventiva del posto a sedere e, se al chiuso, con adeguati volumi e ricambi d’aria a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia frontalmente che lateralmente con l’obbligo di misurazione della temperatura all’accesso e l’utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie nel rispetto dei protocolli emanati e comunque nel rispetto delle prescrizioni anticovid.

Caos Eleven Sports: ampliamento e risarcimento

Nel pomeriggio di venerdì la Lega Pro – prime giornate nel caos per seguire le dirette – annuncia di aver ricevuto da «Eleven Sports un piano d’intervento che prevede la trasmissione delle gare su più piattaforme ed il contestuale rafforzamento della piattaforma streaming». «Mi aspetto che tutto funzioni alla perfezione, esigo – le parole di Francesco Ghirelli – precise garanzie che ciò avvenga. Oggi con una bassa percentuale d’afflusso di tifosi agli stadi, la trasmissione delle partite in streaming è l’unica alternativa che abbiamo per non perdere tifosi e sponsor. Pretendo pertanto qualità massima del servizio per tutta la durata del campionato e mi aspetto un’adeguata forma di risarcimento per gli utenti ed i club».

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